Referendum, anche cinquanta sindaci hanno già firmato per l’Eutanasia Legale

Tra questi il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, la prima cittadina di Torino, Chiara Appendino, ed il loro omologo di Bologna, Virginio Merola.

Da oggi è possibile firmare anche negli 8mila comuni italiani. Cappato: “Risposta straordinaria, sono ancora però troppi gli ostacoli burocratici. Il governo intervenga”.

Sono oltre 50 i Sindaci che hanno firmato per il Referendum Eutanasia Legale, tra cui Chiara Appendino (Torino), Virginio Merola (Bologna), Luigi De Magistris (Napoli), Federico Pizzarotti, (Parma), Matteo Biffoni (Prato) e Lecce, Viareggio e Orvieto. Lombardia, Toscana e Calabria sono le Regioni con più sindaci aderenti. Ancora troppi gli ostacoli che in diverse città rallentano o impediscono la possibilità di raccogliere le firme in grave violazione dei diritti costituzionali.

Il Comitato Promotore del Referendum, dopo aver inviato a proprie spese i moduli in tutti i Comuni italiani, ha scritto al Presidente del Consiglio e alla Ministra dell’Interno per chiedere un intervento affinché si rispetti la legge (QUI la lettera integrale). Ecco alcuni esempi di cosa accade in giro per l’Italia:

  • A Salerno, a Pinerolo e in altri Comuni si chiede la marca da bollo per la richiesta di effettuare un tavolo, più spese di istruttoria, per un totale di circa € 36! il tutto contro a risoluzione 56/E del 18/07/2018 dell’Agenzia delle Entrate che non prevede tasse da applicare alla richiesta di occupazione di suolo pubblico per raccolte firme finalizzate alla richiesta di referendum.
  • A Roma solo dopo diverse settimane di richieste è stato concesso dalla questura l’autorizzazione a tenere la raccolte firme dopo le 20.
  • A Como la richiesta di occupazione di suolo pubblico deve avvenire con 30 giorni di anticipo e con un limite di 8 richieste.;
  • A Cagliari il Comune pretende che la richiesta di occupazione di suolo pubblico sia effettuata con 30 giorni di anticipo rispetto alla data di tenuta della raccolta.
  • A Reggio Calabria gli uffici del Comune non hanno dato l’autorizzazione a raccogliere firme in alcune piazze centrali perché in “prossimità delle feste mariane” e in particolare in Piazza San Giorgio perché necessita “l’autorizzazione del Parroco” in quanto il luogo “non può essere concesso ad associazioni che trattino argomenti antitetici ai dogmi religiosi”; la situazione si è poi sbloccata dopo due settimane dalla richiesta.
  • A Cuneo l’occupazione di suolo pubblico va richiesta tramite lo sportello unico digitale, in modo analogo alle pratiche edilizie, utilizzando SPID e una casella di poste elettronica certificata, trasformando la semplificazione digitale in una complicata procedura.

“A fronte di una straordinaria risposta di partecipazione popolare, e del primo gruppo di Sindaci che firmano il referendum per l’eutanasia legale, restano troppe le città dove la burocrazia complica la vita di chi vuole attivare la Costituzione. Si tratta di quegli “irragionevoli ostacoli” denunciati dalle Nazioni unite due anni fa sul ricorso Staderini – De Lucia, che rendono la Repubblica italiana in violazione dei suoi obblighi internazionali in materia di diritti civili e politici”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Anche per questi motivi chiediamo al Presidente Draghi e la Ministra Lamorgese di attivarsi immediatamente per porre fine al boicottaggio della raccolta firme e delle riforme richieste dall’ONU. Ne va della credibilità delle istituzioni prima ancora che della buona riuscita di una mobilitazione popolare per la libertà di scelta personale”