“È troppo tardi introdurre la firma digitale per i referendum da gennaio 2022”

Gentili vs Colao

Il co Presidente dell’Associazione Luca Coscioni ribatte al Ministro Colao

Ieri il ministro Ministro Colao è intervenuto nel corso della presentazione di Italian.tech, il nuovo hub di tecnologia del gruppo GEDI, in cui ha fatto il punto sui principali asset su cui ruoterà la transizione digitale. Tra i primi punti affrontati la necessità di raccogliere firme dei referendum e delle leggi di iniziativa popolare per via digitale, che, a quanto ha annunciato,  avverrà dal gennaio 2022.

Arriva qualche ora dopo la replica di Marco Gentili, affetto da SLA, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, che nei giorni scorsi su questo tema aveva dato il via alla campagna “Democrazia a Distanza”, con il lancio di un appello proprio all’indirizzo del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione digitale, con la richiesta di intervenire urgentemente nel decreto Semplificazioni per introdurre da subito proprio la firma digitale.

“Bene l’impegno del Ministro a realizzare la piattaforma governativa per le firme online nei tempi già previsti, cioè dal 1 gennaio 2022. Però è troppo tardi: occorre riconoscere da subito la validità delle firme digitali raccolte autonomamente dai Comitati promotori. Se si perde il 2021 non ci potranno essere referendum prima del 2024, perché la legge vieta la raccolta dall’anno prima della scadenza legislatura. Per garantire i diritti referendari possiamo agire subito, superando grazie al digitale procedure  che prevedono bolli, autentiche, certificazioni vessatorie” chiude l’attivista, richiamando la decisione del Comitato diritti umani dell’ONU, che ha condannato l’Italia per le restrizioni al diritto di promuovere referendum che ha condannato l’Italia su denuncia di Mario Staderini.

Proprio Gentili, insieme all’Associazione Luca Coscioni, sarà protagonista della grande raccolta firme per l’Eutanasia Legale, che avverrà nei mesi di luglio agosto e settembre, quando tutto il paese sensibile al tema sarà chiamato a manifestare la propria adesione, necessaria al raggiungimento delle 500.000 firme utili alla convocazione di un referendum nazionale. Raccolta adesioni resa più complicata con la mancata possibilità di poter apporre la firma proprio per via digitale.