Bene la discussione di una proposta di legge sul Fine vita, se si farà sul serio

Il testo base presentato è inadeguato, perché discrimina i malati. Da luglio comincia la campagna di raccolta firme per il referendum.

“Siamo soddisfatti che finalmente possa iniziare in Commissione alla Camera l’esame del provvedimento di legge sull’aiuto alla morte volontaria. Dopo quasi 8 anni di attesa dal deposito della nostra legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale speriamo davvero che questa volta i Parlamentari facciano sul serio e non si lascino bloccare dai loro partiti”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Dobbiamo però registrare due fatti negativi: il primo è l’estromissione di Giorgio Trizzino da relatore del provvedimento, nonostante la sua competenza e la qualità del lavoro di questi mesi; il secondo è l’abbandono del testo della legge di iniziativa popolare in favore di un testo base che è già un compromesso al ribasso.

Il testo presentato dai relatori in Commissione infatti si limiterebbe a trasporre in legge la decisione della Corte costituzionale sul “processo Cappato”. In questo modo il risultato sarebbe di escludere dal diritto ad essere aiutati a morire tutte le persone che soffrono sofferenze insopportabili e irreversibili ma senza dipendere da trattamenti salvavita, come ad esempio i malati di cancro. Si sancirebbe così una grave e incomprensibile discriminazione tra malati.

È proprio con l’obiettivo di una piena e non discriminatoria legalizzazione dell’eutanasia sul modello olandese che dal primo luglio partirà la campagna di raccolta firme sul referendum di abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale, per il quale hanno già fornito la disponibilità a raccogliere le firme 2.200 volontari, promosso dall’Associazione Luca Coscioni con l’adesione al Comitato promotore di ArciAtea, Associazione Rolando Cecchi Pandolfini, Consulta di Bioetica ONLUS, Eumans, Libera-Uscita, Lista civica Milano Concreta, Partito Socialista Italiano, Più Europa, Possibile, Radicali Italiani, Sinistra Italiana, Volt, oltre a diversi Parlamentari, Consiglieri regionali e amministratori locali. Qui la lista completa.