L’ok alla pubblicità sui preservativi senza autorizzazione del Ministero della Salute è un primo passo per l’accesso più semplice

Lo dichiara il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato

Per fare pubblicità ai preservativi non serve più l’ok del ministero della Salute. È di oggi la notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale firmato nei giorni scorsi dal Vice Ministro Sileri sull’esclusione dei preservativi dall’obbligo di autorizzazione a fini pubblicitari. Il decreto riguardava la modifica normativa sulla pubblicità dei dispositivi medici.

“La contraccezione è uno strumento essenziale per l’affermazione dei diritti alla salute riproduttiva – dichiara Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni”. “Liberalizzare la pubblicità e l’informazione sui profilattici è un primo passo che deve portare nella direzione di un accesso sempre più semplice -e quando possibile gratuito- ai contraccettivi, in particolare per le persone minorenni”, ha continuato Cappato.