Eutanasia, riprendono le audizioni in Aula sulla PDL “Fine Vita”

L’onorevole Giorgio Trizzino rassicura: “Calendarizzazione entro metà novembre”. Cappato replica: “Dopo 7 anni di attesa, il Parlamento dà segnali di vita”

Il tutto avviene nonostante la lettera Samaritanus bonus del Vaticano e l’appello della Procura di Massa contro l’assoluzione di Marco Cappato e Mina Welby nel processo Trentini.

Nonostante la lettera “Samaritanus bonus” della Congregazione Vaticana dei giorni scorsi – con la quale si definivano “complici di un crimine” i Parlamentari che approvano leggi per l’aiuto a morire senza soffrire – e il ricorso in appello presentato ieri dalla procura di Massa contro l’assoluzione di Cappato e Mina Welby, la prossima settimana riprendono le audizioni sulla proposta di legge d’iniziativa popolare che disciplina il rifiuto dei trattamenti sanitari e la liceità dell’eutanasia, interrotte nei mesi scorsi, a causa delle urgenze legate alla gestione delle pandemia.

La ripresa dell’iter è stata annunciata dal presidente della Commissione giustizia Mario Perantoni e dalla presidente delle Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice, che hanno espresso la necessità di colmare il “vuoto normativo esistente dopo la sentenza della Consulta. Un’incertezza giuridica che oggi ancora una volta ha avuto ripercussioni sulla vicenda Cappato-Welby”.

Un altro segnale significativo è arrivato dall’onorevole Giorgio Trizzino (M5S), Relatore del provvedimento alla Camera, che è intervenuto insieme alla collega Doriana Sarli (M5S) durante la commissione dedicata al fine vita nell’ambito del XVII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, a poche ore dalla notizia del ricorso presentato dal Pubblico Ministero di Massa contro assoluzione di Marco Cappato e Mina Welby, rispettivamente tesoriere e co presidente dell’Associazione Luca Coscioni, assolti dai giudici della Corte di Assise, per l’aiuto al suicidio offerto a Davide Trentini, il 53 enne, da 30 malato di sclerosi multipla, che nell’aprile del 2017 decise di metter fine alle insopportabili sofferenze in Svizzera, dove ricorse al suicidio assistito.

“Il Parlamento sembra finalmente essersi attivato per affrontare il tema del fine vita: entro la prima metà di novembre è stata calendarizzata la discussione della proposta di legge a Montecitorio. Il testo, elaborato e condiviso dal gruppo del M5S, è pronto per il confronto con i partiti della maggioranza”, così Trizzino, che dialogando con i Congressisti e con Mina Welby, Marco Cappato e Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia Legale, ha offerto un aggiornamento sull’iter di una proposta di legge ferma in Parlamento da 7 anni nonostante il doppio monito della Corte Costituzionale.

“Il testo è aderente alle indicazioni della Corte costituzionale e presenta alcune specifiche che riguardano la applicazione che dovrà avvenire all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. La grande scommessa è proprio quella di riuscire ad organizzare all’interno del SSN un percorso in cui dal momento in cui viene intercettata la domanda, viene erogata la risposta. Per accorciare i tempi dell’approvazione, dobbiamo fare in modo che in Senato arrivi un testo il più possibile condiviso. Cercheremo pertanto di coinvolgere i senatori già in questa fase, cercando di capire cosa pensano”, ha continuato Trizzino.

Marco Cappato, che è anche il promotore della campagna “Eutanasia legale”, ha dichiarato: “Da 7 anni chiediamo che sull’eutanasia il Parlamento si faccia vivo. Finalmente riceviamo un segnale positivo. Al contrario di ciò che pensano in Vaticano, i “complici di un crimine” sono proprio coloro che si oppongono alla legalizzazione preferendo l’eutanasia clandestina e l’accanimento contro i malati. Noi andiamo avanti, passando dalle aule di tribunale, da quelle parlamentari e, se necessario, dal carcere.”