Diritti delle persone con disabilità, Bolognetti: indirizzato nuovo esposto al procuratore Curcio

Se dalle parti di Viale Verrastro qualcuno pensa che intenda mollare la presa, sbaglia di grosso o mi conosce davvero poco. Sulla questione dei diritti negati alle persone con disabilità gravi e complesse, sulla violazione dell’art. 30 bis della legge 96/17, non arretro di un millimetro. In ballo c’è il rispetto di diritti costituzionali, non solo quello sancito dall’articolo 32 della “Carta”, ma anche dagli articoli 2 e 3. 

Nelle scorse ore ho inteso presentare un nuovo esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Potenza e in particolare al Procuratore Curcio, al quale chiedo di verificare eventuali responsabilità di carattere penale sia per ciò che concerne l’operato e le patenti omissioni della Regione Basilicata, sia per ciò che concerne l’operato e le non meno patenti omissioni del Ministero della Salute. 

Ministero della Salute al quale, gioverà ricordarlo, l’Associazione Coscioni ha chiesto in data 10 agosto un “atto urgente sul nomenclatore tariffario ausili e protesi che preveda idonee procedure per l’acquisizione e l’erogazione di determinati ausili destinati ad assistiti con disabilità grave e complessa”. 

Dopo nove mesi non esito ad affermare che preferisco le “barche” del Presidente Bardi, i “cavoli” del dr. Esposito e gli atteggiamenti da sciacallo dell’Assessore Leone al tombale silenzio del Ministro Speranza, che una volta di più non ha mantenuto fede al suo cognome. Verrebbe da dire “Chi di Speranza vive, di Speranza muore”. 

La lotta continua e continua anche la raccolta firme in calce alla lettera-appello, con primi firmatari Teresa Sirianni, Sergio Tanzarella e Alessandro Marescotti, indirizzata a Speranza, Bardi e Leone e sottoscritta al momento da 694 cittadini. 

Mi auguro che le vacanze abbiano dato ai nostri interlocutori la possibilità di riflettere. Occorre, lo ripeto, interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione. 

Mi auguro altresì che quello stesso Consiglio regionale, che sul tema disabilità in data 3 dicembre 2019 ha votato all’unanimità una delibera relativa “alla promozione e al benessere delle persone disabili”, venga convocato quanto prima per una seduta con un unico tema all’ordine del giorno: i diritti violati delle persone con disabilità. 

La sopra citata delibera, gioverà sottolinearlo, impegnava il Governo regionale ad “attivare il sistema sanitario regionale secondo le legittime istanze dell’Associazione Luca Coscioni e quindi ad affrontare con immediatezza e risolvere con celerità le criticità circa l’erogazione dell’assistenza protesica ai disabili”. Criticità segnalate con un atto di diffida inoltrato dalla stessa Associazione Coscioni in data 2 dicembre 2019. 

Di tutta evidenza, non solo non c’è stata immediatezza e celerità, ma tocca riscontrare la strafottenza, la tracotanza e l’arroganza di un governo regionale che pure sembrava aver imboccato per un attimo l’unica strada percorribile. 

Presidente Bardi, che dire? Su una sola cosa siamo d’accordo: il nostro No al taglio alla democrazia. Ciò detto, me lo consenta signor Generale, il suo operato non contribuisce certo a non marginalizzare i lucani e non onora i padri costituenti da lei evocati in relazione al referendum del 20 e 21 settembre.

Diritti delle persone con disabilità, la lettera-appello a favore dell’iniziativa nonviolenta di Maurizio Bolognetti

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