Nel Massachussets è stata presentata una proposta di legge sull’aiuto a morire

Boston Massachussets

L’8 giugno 2020 è stata presentata al Senato dello Stato di Massachusetts (quasi sette milioni di abitanti) la proposta di legge che riguarda le scelte di fine-vita: è la Massachusetts’ End of Life Options Act, che, in seguito, chiamerò semplicemente. legge.

La Legge stabilisce i requisiti che il medico curante deve rispettare nella prescrizione di medicinali letali, che il paziente può auto-somministrarsi per morire in modo pacifico.

Gli aspetti più importanti per l’accoglimento della richiesta dell’aiuto a morire sono: la maggiore età (18 anni e più) e la residenza nello Stato del Massachusetts; il paziente si trova nella fase terminale della sua vita, cioè che ragionevolmente può essere previsto il decesso entro sei mesi, indipendentemente se il paziente riceva trattamenti; il paziente deve chiedere verbalmente al medico curante la prescrizione per ottenere i medicinali letali. Trascorsi almeno 15 giorni il paziente deve presentare una richiesta scritta, sottoscritta anche da due testimoni che devono dichiarare tra altro che il paziente agisce volontariamente e non è stato costretto a firmare la richiesta.

L’obbligo del medico curante è quello di accertare che il paziente sia maggiorenne, sia residente nello Stato, soffra di una malattia terminale, sia capace di intendere e di volere, la richiesta sia volontaria e che sia informato sulle conseguenze della sua decisione. Per garantire che il paziente prenda una decisione informata, il medico curante informa il paziente sulle diagnosi, le prognosi, i rischi correlati alle medicinali prescritte e il suo effetto e le alternative fattibili e possibilità di trattamenti addizionali, incluso, ma non limitate, alle cure palliative.

Il medico deve fare intervenire un medico consulente ed eventualmente anche uno psichiatra per confermare le diagnosi e le prognosi per accertare che il paziente è capace di intendere e volere e che la richiesta è volontaria. Per ottenere detta conferma il medico consulente visita il paziente e analizza il suo dossier medico. Il medico consulente emette un rapporto scritto delle sue conclusioni.

Il medico raccomanda che il paziente informi i parenti più stretti, che un’altra persona sia presente durante la auto-somministrazione, istruisce il paziente su come prendere le medicine letali e che ha compilato gli altri documenti previsti dalla Legge; Informa il paziente che può rescindere dalla richiesta in qualsiasi momento e in qualsiasi modo.

Il medico curante prepara la documentazione richiesta e allega altri documenti come, per esempio, la richiesta scritta. Inoltre, registra le richieste ricevute, il numero delle prescrizioni, le richieste annullate, il numero di pazienti che ha preso le medicinali letali, le caratteristiche socioeconomiche e demografiche ed eventuali disabilità. Annualmente questi dati saranno trasmessi al Dipartimento di Sanità e resi pubblici.

L’auto-somministrazione di medicinali letali non è considerata un suicidio e quindi non ha effetto sulle assicurazioni vita ed altre del paziente. Il medico non è obbligato a collaborare alla prescrizione di medicinali letali. In tal caso su richiesta del paziente il medico deve trasferire il dossier medico al medico subentrante. Gli istituti di cura devono informare, su richiesta, sulla loro linea di condotta per quanto riguarda la prescrizione di medicinali letali, come previsto dalla Legge.

Nessuna rianimazione è effettuata quando il paziente, nelle sue disposizioni di trattamento (Medical Order for Life-Sustaining Treatment) ha indicato che non vuol essere rianimato. Entro 31 dicembre 2020 la Commissione Salute emetterà il suo parere di approvare o mene la proposta di legge.

La identica commissione della Camera dei deputati (the House) ha raccomandata il 15 giugno 2020 di approvare la Legge.

Nello Stato di New Jersey, arrivano i primi dati sull’applicazione della legge sull’aiuto medico per morire ai malati terminali

Come stabilito dalla legge l’Ufficio di Stato della Medicina Legale ha emesso il sommario annuale dei casi segnalati di prescrizioni di medicinali letali a pazienti che ne hanno fatto richiesta per morire in modo dignitoso, durante il periodo 1° agosto – 31 dicembre 2019.

La legge è stata approvata il 12 aprile 2019 ed è entrata in vigore dal 1° agosto 2019. Il numero delle segnalazioni è molto basso come vedremo in seguito. Le cause sono il breve periodo di osservazione, il fatto che la legge non è ancora molto conosciuta tra la popolazione e le incertezze iniziali dei medici curanti, fattori che si sono anche visti in altri Stati e paesi dopo la legalizzazione dell’eutanasia e o l’assistenza al suicidio.

Ci vogliono alcuni anni prima che una legge di questa natura sia portata alla conoscenza dei cittadini e che i dubbi dei medici siano rimossi. Dodici sono i casi segnalati, ugualmente divisi tra uomini e donne, undici bianchi e un asiatico, nove con la laurea breve o superiore, sette malati di cancro e tre di malati degenerative (SLA), l’età media 71 anni e dieci persone sono decedute a casa.

Anche se i numeri sono limitati le tendenze sono in linea con quanto visto in altri stati federali e paesi. La proposta di legge presentato nello Stato Massachusetts ricalca in grande linea quella in vigore nel New Jersey. Per il contenuto si rimanda a detta proposta, descritta nel punto precedente.