Diritti delle persone con disabilità, Bolognetti: ” No, c’è poco da rassicurare e da essere rassicurati.”

A volte ho come l’impressione che qualcuno stia aspettando che tolga il disturbo. C’è poco da “rassicurare”, ve lo assicuro. Se mettiamo in gioco la salute è solo “per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge. Lo facciamo perché riteniamo, per dirla con Marco Pannella, che la strage di diritti e diritto si traduca, inevitabilmente, in strage di popoli e di vite.

No, non c’è da rassicurare e la situazione non è affatto rassicurante.

Si prosegue perché proviamo a convincere i nostri interlocutori a compiere atti dovuti, a rispettare la loro propria legalità. Ciò detto, comprendo come questo sia difficile da capire.

No, non è rassicurante nemmeno vedere che chi rappresenta le istituzioni le disonora. Non rassicura vedere un ex generale della Guardia di Finanza della Costituzione e della legge. Non rassicura ascoltare i silenzi del Ministro della Sanità. Non rassicura vedere un medico fottersene dei diritti di persone con disabilità gravi e complesse. Non rassicura ascoltare un pubblico funzionario che dice che occorre salvare “capre e cavoli”, laddove all’ordine del giorno c’è il rispetto di diritti umani, legge e Costituzione.

Quali “capre” e quali “cavoli”, verrebbe da chiedersi.

La nonviolenza (attaccato non staccato) è dialogo e proviamo a dar tempo a noi stessi e ai nostri interlocutori.

A volte ho la sgradevole sensazione che l’unica vera notizia, in questo paese dove monta la putrefazione prodotta dal settantennio di metamorfosi del male, sia la morte.

No, noi difendiamo con la vita, anche con la vita, la vita di cose importanti che fanno la cifra delle nostre vite.

Vedrò, per quanto possibile, di non rendere favori. Lo sciopero della fame prosegue con gli obiettivi e le ragioni più volte illustrati.

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