In questa pagina puoi trovare risposta alle domande più frequenti sulla fecondazione assistita. Clicca sulla domanda per leggere la risposta!
Come funziona la riproduzione assistita?
Alcune tecniche implicano che la fecondazione avvenga all’interno del corpo della donna (in vivo): tra queste l’inseminazione e la Gift (Gametes Intra Fallopian Transfer).
Altre tecniche di riproduzione assistita, come la FIVET, acronimo di Fecondazione in vitro e Trasferimento Embrionale, indica una procedura medica e laboratoristica che consente l’incontro in vitro tra i gameti femminili, gli ovociti, e i gameti maschili, gli spermatozoi. L’inseminazione in vitro può avvenire mediante fecondazione in vitro classica, ossia mettendo insieme in coltura spermatozoi ed ovociti aspettando che siano gli spermatozoi da soli ad entrare all’interno dell’ovocita, oppure mediante iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo all’interno dell’ovocita, ICSI.
Le fasi della fecondazione in vitro consistono nella stimolazione ormonale della paziente, prelievo degli ovociti o pick-up, prelievo degli spermatozoi mediante raccolta del liquido seminale o prelievo chirurgico, fecondazione degli ovociti mediante FIVET classica o ICSI, coltura embrionale e trasferimento degli embrioni ottenuti.
A chi posso rivolgermi per fare la fecondazione assistita?
L’Istituto superiore di Sanità mette a disposizione di tutti, sul proprio sito internet, l’elenco dei centri autorizzati alle tecniche di fecondazione assistita.
Esistono limiti di età per accedere alla fecondazione assistita?
La legge 40/2004 non si esprime chiaramente sui limiti di età della fecondazione assistita. Dice solo che possono accedere a queste tecniche le “coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi“.
Nel 2014 la Conferenza delle Regioni ha introdotto quindi il limite di 43 anni. L’Emilia Romagna ha innalzato a 45 anni l’età massima e il Veneto a 50. In ogni caso ogni singolo centro può valutare la situazione individuale della coppia dove aver letto i risultati degli esami e quindi consigliare l’iter più adatto.
Quali divieti permangono?
La legge 40/2004 è stata smontata pezzo per pezzo dai Tribunali. Sopravvivono, tuttavia, ancora:
- Il divieto di accesso alle tecniche di fecondazione assistita per i single e per le coppie dello stesso sesso.
- Quello di gestazione per altri.
- La donazione di embrioni alla ricerca.
- La diseguaglianza di accesso a quelle tecniche che non sono gratuite o rimborsate.
Quali sono i tempi di attesa?
I tempi di attesa per accedere alla fecondazione assistita in Italia variano molto a seconda se si tratti di un centro pubblico, privato convenzionato o privato.
Nei centri pubblici e privati convenzionati certamente l’attesa è maggiore rispetto ai centri privati a fronte di una maggior richiesta dato il costo ridotto dei trattamenti.
Tuttavia, si nota una variabilità nei tempi d’attesa anche da regione a regione, soprattutto per quanto riguarda i centri pubblici.
Quanto costa la fecondazione assistita?
Il costo di una fecondazione assistita dipende da vari fattori. Innanzitutto, dipende se ci si rivolge ad un centro pubblico, privato convenzionato o privato. Nelle strutture pubbliche e in quelle private convenzionate viene pagato un ticket stabilito da ogni Regione e che prevede la maggior parte del costo a carico del sistema sanitario nazionale.
Il ticket, come anche il costo dei trattamenti nei centri privati, varia in base al tipo di tecnica che si effettua, se fecondazione assistita omologa o eterologa (con donazione di gameti), se di primo livello (inseminazione intrauterina IUI) oppure di II livello (FIVET o ICSI) e se sono richieste tecniche aggiuntive come il test genetico preimpianto o il prelievo chirurgico degli spermatozoi dal testicolo (TESE). Tuttavia, non tutti i centri effettuano tutti i trattamenti di PMA sopra elencati e non tutte le regioni rimborsano tutti i trattamenti, alcune solo una parte.
Nei centri privati di PMA il costo della fecondazione in vitro può variare dai 3.000 ai 6.000 euro a secondo del tipo di tecnica utilizzata, se viene effettuato il congelamento dei gameti e/o il test genetico pre-impianto mentre la ovo-donazione ha dei costi che variano dai 5.000 ai 7.000 euro.
Quali sono le probabilità di successo?
Le percentuali di successo della procreazione medicalmente assistita sono legate principalmente all’età della donna, alla sua riserva ovarica, alle caratteristiche di efficacia del centro di PMA, alle caratteristiche del liquido seminale e alla causa di infertilità.
Possono variare notevolmente da coppia a coppia, da ciclo a ciclo, da centro a centro ed in base alla tecnica utilizzata (inseminazione intrauterina IUI, FIVET, ICSI, fecondazione con donazione di gameti). Nel calcolo delle probabilità è consigliabile considerare la percentuale cumulativa di gravidanza che definisce le probabilità che una coppia ha di ottenere la gravidanza considerando oltre i cicli di trasferimento effettuati a fresco anche quelli da scongelamento di embrioni e/o degli ovociti soprannumerari ottenuti da un ciclo iniziato.
Secondo l’Istituto superiore di Sanità, nel 2017, nelle pazienti con età inferiore ai 34 anni la probabilità di ottenere una gravidanza cumulativa mediante fecondazione assistita è stata del 39,5% sui cicli iniziati mentre nelle pazienti con più di 42 anni la percentuale scende al 8,3%.
L’età della donna rappresenta uno dei fattori più importanti che influenza la possibilità di avere una gravidanza. Non esiste un numero massimo di tentativi che si possono fare, teoricamente si possono effettuare i tentativi che si vogliono sempre che le condizioni cliniche lo consentano e nei primi tentativi le possibilità di successo per tentativo sono le stesse.