Il Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica arriva in Africa

La sesta riunione del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica si terrà al quartier generale della Commissione dell’Unione africana dal 25 al 26 febbraio 2020 ad Addis Abeba.

L’incontro è organizzato dall’Associazione Luca Coscioni, che dal 2004 funge da segretariato del Congresso, e promosso da Science for Democracy e la Professoressa Sarah Anyang Agbor, Commissaria africana per la ricerca.

Dopo aver tenuto le prime cinque riunioni in Europa, tra il parlamento italiano e quello europeo, abbiamo deciso di concentrare buona parte delle attività dedicate alla promozione del diritto alla scienza all’Africa perché molto raramente la ricerca, tanto quanto il poter godere delle sue scoperte, rientrano nelle relazioni che l’Europa, o più in generale il mondo ricco, intrattiene con il continente africano.

Il Congresso offrirà l’opportunità di esplorare e concordare proposte concrete per affrontare il modo con cui la scienza e la tecnologia possono strutturalmente contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni unite, oltre che quelli inclusi nell’Agenda 2063 dell’Unione Africana e accompagnare la politica nel suo lavoro di regolamentazione di nuovi fenomeni.

Da un paio di anni un gruppo di esperti delle Nazioni Unite sta lavorando a un “commento generale” sull’articolo 15 del Patto internazionale relativo ai diritti economici e sociali e culturali per invitare gli Stati membri dell’ONU a includere la ricerca, la condivisione delle conoscenze e l’accesso agli ultimi benefici prodotti dalla scienza ogni volta che si discute dei diritti umani. La scienza è sempre più considerata un diritto umano in sé, i tempi sono quindi più che maturi per promuovere discussioni come queste “in” e “per” l’Africa.

Il Congresso tenuto al Parlamento europeo nell’aprile del 2018 si intitolò “La Scienza per la Democrazia“, quello del prossimo febbraio sarà dedicato presentare una prospettiva africana del “Diritto a godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni“.

L’evento di due giorni vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Sir Richard J. Roberts, premio Nobel per la medicina, Michele De Luca, oltre che scienziati, esperti, pazienti, nonché rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite e di altre istituzioni regionali africane. Alla fine della discussione una serie di raccomandazioni saranno articolata in un documento finale che servirà come base per le attività successive in Africa.

Una prima versione dell’agenda sarà disponibile presto, come dei pacchetti per consentire la partecipazione all’incontro.