Biotestamento: 13 mesi di ritardo del Ministero Salute. Passiamo dalla diffida al ricorso al TAR

Udienza al Tar Lazio prevista nei prossimi mesi. Il Ministro Grillo intervenga prima dei magistrati

Dopo il parere favorevole arrivato oggi dalla Conferenza Stato-Regioni al decreto del Ministero della Salute per la creazione della Banca dati nazionale sulle DAT, sono esauriti tutti i passaggi formali obbligatori per l’emanazione del decreto. Nel frattempo, sono saliti a 13 i mesi di ritardo accumulati dal decreto che, secondo la legge di bilancio pluriennale 2018-2020, doveva essere emanato entro il 30 giugno 2018. Per questo, dopo aver diffidato il Ministero della Salute per l’inadempienza, l’Associazione Coscioni è passata ad un vero e proprio ricorso al TAR, con l’auspicio che il Ministro Grillo intervenga prima dei magistrati. Il ricorso, firmato dagli avvocati Giulia Crivellini, Dario Capotorto, Corinna Fedeli e Filomena Gallo, è stato assegnato alla Sezione Terza-quater del Tar Lazio. A questo punto, l’Associazione Coscioni è in attesa della fissazione dell’udienza che sarà prevista nei prossimi mesi. 

«La mancata emanazione dei decreti pregiudica il diritto dei cittadini a veder rispettate le proprie volontà nelle scelte di fine vita. La creazione del registro nazionale è uno strumento essenziale per consentire che le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) siano conoscibili a livello nazionale, siano utili anche a chi non dispone di un fiduciario e assicurino il deposito anche delle videoregistrazioni previste per chi non può firmare»

Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni