Le (almeno) due richieste al Ministro Centinaio su ricerca e leggi

Meglio tornare alla lira o alla scala mobile?

Lettera al Direttore del Foglio di Marco Cappato e Marco Perduca

Nel loro pezzo della settimana scorsa, Roberto Defez, Deborah Piovan e altri informavano che qualcosa finalmente si muove nel campo della ricerca relativamente alle nuove tecnologie di coltura. Tra le altre cose hanno anche ricordato la nostra merenda Crispr del 5 marzo scorso davanti al Parlamento europeo.

Il 2 aprile saremo ascoltati a Bruxelles dalle autorità locali sul nostro spuntino di riso editato gustato assieme a un centinaio di giovani biotecnologi di mezza Europa. Vi faremo sapere com’è andata.

Nell’attesa di poter raccontare nel dettaglio l’interrogatorio, abbiamo però un paio di richieste per il ministro Centinaio: la prima è insistere, lo facemmo l’anno scorso col suo predecessore Martina senza troppo successo, affinché individui dei campi dove poter far sperimentare quanto si studia in diverse università italiane relativamente ai nuovi prodotti frutto dell’editing del genoma; la seconda è chiedere “se” e “come” l’Italia intende adeguare la propria normativa alla sentenza della Corte europea di giustizia che a luglio dell’anno scorso, senza consultare la comunità scientifica, ha stabilito che Crispr sia da ritenersi una tecnica OGM andando a normare un’invenzione del 2012 con una direttiva del 2001.

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