Mercoledì 21 novembre 2018, dalle ore 18:00 alle ore 19:00 si terrà uno sportello informativo sul Testamento biologico. La location è quella della Chiesa metodista di San Faustino, Piazza Parise 10 a Vicenza.
Ogni legge deve trovare la sua attuazione. Principi universali, costituzionali, di buona pratica, di perfetta deontologia e di rispetto umano sono stati tradotti in norme e rischiano di non trovare attuazione nella nostra realtà. Parliamo della Legge 219, entrata in vigore il 31 gennaio di quest’anno. Contiene norme che riguardano la nostra salute e il nostro diritto a decidere in merito ai trattamenti esistenti in Medicina.
Questa legge dice che non è più accettabile un trattamento sanitario che sia non appropriato, che sia sproporzionale, accanito e soprattutto che non abbia il mio sì, il mio consenso di paziente. Non è più accettabile, dice, una relazione di cura frettolosa tra il malato e il suo medico, non rispettosa di chi cura, delle sue idee, della sua identità e dei tempi necessari per capire bene tutte le informazioni sulla malattia, sulle sue complicanze e sulle sue possibili cure.
Queste bellissime norme ritraggono un panorama ideale in cui viene promossa la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico, viene sottolineato il valore della decisione personale di permettere o non permettere certi interventi sul proprio corpo e viene reso doveroso da parte del medico curante il rispetto e l’applicazione delle volontà espresse da un paziente anche anteriormente.
La Legge parla di consenso informato, di disposizioni anticipate di trattamento (cosiddetto testamento biologico), di pianificazione condivisa di cure e anche di terapia anti-dolore e d’imminenza di morte.
Ci sono senza alcun dubbio reparti, medici, case di riposo e hospice che hanno anticipato in buone prassi i contenuti migliori di queste norme, basandosi su apprezzabili ragioni interne alla riflessione e alla pratica medica, alla deontologia e alla bioetica, ma è proprio per la condizione diffusa della sanità in genere che temiamo che questa buona legge non troverà facile attuazione.
Non sta forse soffrendo la sanità di quella mancanza di risorse umane da più anni per cui, inevitabilmente, si assottiglia il tempo della relazione tra medico e paziente?
È sempre possibile, oggi, una buona assistenza a domicilio di pazienti gravi, di disabili, anziani più o meno sofferenti di demenza?
È diffusa una cultura della terapia del dolore, della fase terminale, dell’accoglimento del rifiuto del paziente a proseguire nella sofferenza?
È presente una formazione del personale sanitario, sin dagli studi universitari, che favorisca e mantenga quell’auspicabile atteggiamento del prendersi cura di una persona e non di un puro oggetto malato o parte di esso? Le domande e i dubbi sulla situazione della sanità in Italia potrebbero continuare, rette da un incerto ottimismo della ragione.
C’è il rischio, infine, nonostante la potenza dei principi ispiratori di questa Legge, che esista una certa opposizione a metterla in pratica per motivi cosiddetti ideologici, come si è verificato anni fa con l’opposizione di una parte dei medici alla somministrazione di morfina a pazienti oncologici terminali con dolore.
Il gruppo vicentino dell’Associazione Luca Coscioni è stato intensamente attivo per anni in tema di testamento biologico. Difende il principio legittimo dell’autodeterminazione della persona e ritiene che la buona Legge 219 debba trovare non solo applicazione ma che debba fare cultura in sanità, intendendo il doppio processo di cambiamento che interessi sia il medico che il cittadino che si ammala.
Il gruppo Coscioni di Vicenza sta promuovendo incontri informativi per la diffusione della conoscenza di questa Legge e intende proseguire con lo sportello mensile presso la chiesa metodista di contrà San Faustino (piazzetta Parise), sportello che prima della Legge ha accolto molti testamenti e li ha resi validi.
Lo sportello, gratuito, intende ora dare al cittadino le informazioni necessarie per la stesura e la validità delle proprie dichiarazioni anticipate secondo le norme ora legiferate.
Scopo dello sportello sarà anche raccogliere le segnalazioni di realtà non in sintonia con lo spirito di questa Legge: difficoltà burocratiche nei Comuni, atteggiamenti medici non rispettosi, o altri impedimenti attuativi, per poter permettere successivi interventi di informazione e di superamento di eventuali ostacoli.
Lo spirito che muove il gruppo è infatti quello di voler favorire con determinazione l’attuazione della buona pratica ispiratrice di questa Legge.
Per ulteriori informazioni
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.