Messaggio di Benedetto Della Vedova per il XV Congresso dell’Associazione Luca Coscioni

Cara Filomena e caro Marco,

come vi avevo anticipato non mi è stato possibile essere a Milano.

Voglio complimentarmi per i lavori del vostro Congresso. E voglio anche ribadire quanto consideri prezioso e lungimirante il lavoro dell’Associazione Coscioni nella promozione del metodo scientifico e nella costruzione di nuove ed efficaci vie per l’affermazione della libertà di ricerca scientifica e del diritto universale ad usufruire dei risultati della ricerca stessa, ad esempio in termini di accessibilità alle cure.

Temi per loro natura transnazionali, esattamente come i diritti umani, che se non hanno una giurisdizione sovranazionale semplicemente non possono essere universali, perché non universalmente riconosciuti.

La dimensione europea è quella minima, per noi cittadini dell’Unione oltre che dei nostri rispettivi paesi. Ed è l’Unione europea che difendiamo e vogliamo potenziare ad essere chiamata a fare da capofila di un approccio liberale e da stato di diritto nella rivoluzione tecnologica in atto, potente e pervasiva quanto mai prima.

+Europa è ripartita e ha deciso la trasformazione in soggetto politico anche per questo: per partecipare con altri in Italia e soprattutto in Europa alla costruzione di una politica rivolta al futuro, capace di affrontare il mondo di domani e non rivolta al passato.

Un’Europa che nulla può avere a che fare con quella sognata dagli etnonazionalisti, i cui campioni italiani anche ieri hanno vaticinato: “questa Europa verrà spazzata via entro sei mesi”, in nome, come sappiamo, non di una più democratica e federalista, ma di quella delle patrie rinchiuse entro confini militarizzati, dove finiranno per non transitare più le persone e poi le merci. Una futuro distopico, a cui i primi a ribellarsi sono per definizione gli uomini di scienza.

Avremo il nostro Congresso a gennaio, per rafforzare e dare un volto compiuto al nostro soggetto. Il nostro impegno è quello di fare opposizione e rappresentare un’alternativa, anche promuovendo “metodo scientifico”: senza infatuazioni e senza certo pensare di potere fare da soli, ma imparando da esperienze come quella della associazione Luca Coscioni. Consapevoli che oggi in Italia, dai vaccini al debito pubblico, passando per l’aborto o la legittima difesa, la regressione della politica ad una stagione in cui a guidare è l’emotività e in cui i leader non hanno remore a proporre misure irrazionali, perché tanto “lo ha deciso il popolo”, va contrastata in modo netto e coraggioso.

Credo che questa, ancora più di altre, sia una stagione da affrontare come ci ha insegnato Marco Pannella, ammonendoci che spesso si deve correre il rischio di essere impopolari per non essere antipopolari.

Per queste e altre ragioni, mi iscriverò anche per il 2019 all’Associazione Luca Coscioni, auspicando che molti militanti e dirigenti decidano di iscriversi a +Europa scommettendo su un impegno comune per la libertà di ricerca scientifica e una politica che attraversi i confini anziché blindarli.

Un abbraccio,

Benedetto Della Vedova
Coordinatore di +Europa