La Dichiarazione finale del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica

Sito ufficiale del World Congress For Freedom of Scientific Research

In conclusione della 5a sessione del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica, tenutosi al Parlamento europeo di Bruxelles dall’11 al 13 aprile 2018, è stata adottata una dichiarazione finale che, tra le altre cose, auspica “il nono programma quadro dell’Unione europea (2021 – 2027) attualmente in preparazione tenga di conto prioritariamente del diritto alla scienza e delle sue implicazioni e applicazioni” e lancia “un appello affinché tutti gli Stati Membri dell’ONU che ancora non l’hanno fatto ratifichino il Patto Internazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali e il suo protocollo addizionale“.

Nelle prossime settimane il documento d’uscita del Congresso verrà arrichito da ulteriori contributi relativi ai temi affrontati dal programma del Congresso per diventare il documento di lavoro dell’Associazione per il futuro e dare seguito all’auspicio della nascita di un comitato internazionale per la promozione della “Scienza per la Democrazia” e di una rete internazionale di organizzazioni per la protezione e promozione del “diritto alla scienza”.

Tre le conclusioni del Congresso anche l’impegno a convocare la sesta sessione “in un paese in via di sviluppo impegnato nella costruzione o nel rafforzamento di istituzioni democratiche basate sullo Stato di Diritto e dedito a promuovere anche il progresso scientifico“.

Dichiarazione Finale della quinta sessione del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica

I partecipanti alla quinta riunione del Congresso Mondiale per la Libertà della Ricerca Scientifica, tenutasi a Bruxelles dall’11 al 13 aprile 2018 presso il Parlamento Europeo di Bruxelles dal titolo “La Scienza per la Democrazia” desiderano ringraziare l’Associazione Luca Coscioni per averlo organizzato.

La qualità della discussione e degli scambi che ha generato, l’interazione intellettuale di persone con diversi background e competenze ha arricchito un dibattito che ora deve essere condiviso con quante più persone possibile.

Ciò che il Congresso Mondiale ha identificato nel corso degli anni si è rivelato centrale nell’agenda politica internazionale su questioni relative al progresso umano, allo sviluppo sostenibile e alla libertà della ricerca scientifica.

I partecipanti riaffermano pertanto gli obiettivi individuati nelle dichiarazioni finali delle precedenti riunioni del 2014, 2009, 2006 e 2004.

Molti degli aspetti cruciali sui quali i partecipanti al Congresso Mondiale, nonché gli iscritti e sostenitori dell’Associazione, hanno lavorato negli ultimi 14 anni rimangono obiettivi da conquistare. I partecipanti al Congresso invitano quindi tutti gli interessati a continuare nei loro sforzi quotidiani per perseguirli, esortandoli a condividere con l’Associazione Luca Coscioni ulteriori raccomandazioni o richieste di azione per promuovere sinergie tra i diversi soggetti interessati e ampliare a livello trans-nazionale il numero delle persone e organizzazioni interessate e da interessare.

I partecipanti salutano il lavoro svolto con l’Indice sulla libertà di ricerca e l’autodeterminazione e si complimentano per la preparazione di “relazioni ombra” presentate alle Nazioni Unite per fornire valutazioni indipendenti della situazione dei paesi, con particolare attenzione alle questioni relative alla scienza.

I partecipanti auspicano che il nono programma quadro dell’Unione europea (2021 – 2027) attualmente in preparazione tenga di conto prioritariamente del diritto alla scienza e sue implicazioni e applicazioni e lanciano un appello affinché tutti gli Stati Membri dell’ONU che ancora non l’hanno fatto ratifichino il Patto Internazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali e il suo protocollo addizionale.

Per promuovere e massimizzare l’esito di queste attività a favore della libertà di ricerca scientifica, i partecipanti invitano l’Associazione Luca Coscioni, i suoi membri, simpatizzanti e sostenitori, a fare il possibile per accompagnare il processo di preparazione del “Commento Generale” delle Nazioni Unite sul “diritto alla scienza” anche attraverso la mobilitazione e il coordinamento dei soggetti interessati e delle organizzazioni della società civile, tenendo in considerazione le richieste dell’appello per il diritto alla scienza formulate dall’Associazione nei mesi scorsi e sottoscritto, tra gli altri, da Sir Richard J. Roberts, Premio Nobel in medicina.

I partecipanti ritengono che debba essere promosso un comitato internazionale per la promozione della “Scienza per la Democrazia” e rimangono disponibili per farne parte in qualsiasi modo si ritenga necessario e, nell’attesa dell’organizzazione della prossima riunione del Congresso Mondiale, auspicano che la sesta sessione possa svolgersi in un paese in via di sviluppo impegnato nella costruzione o nel rafforzamento di istituzioni democratiche basate sullo Stato di Diritto e dedito a promuovere anche il progresso scientifico.


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