Invito per lunedì 23 ottobre, Seminario giuridico al Senato – “Autodeterminazione terapeutica e questioni di fine vita

Immagine della campagna Eutanasia Legale

Il giorno 8 novembre prossimo inizierà il processo che vede Marco Cappato imputato per il reato di aiuto al suicidio, a seguito della disobbedienza civile relativa alla vicenda di Fabiano Antoniani (“Dj Fabo”).

In vista del processo, l’Associazione Luca Coscioni ha organizzato per la mattinata del 23 ottobre 2017 – dalle ore 9,30 alle 13.30, presso il Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari in via della Dogana Vecchia 29, Roma – un seminario giuridico dal titolo:

“Autodeterminazione terapeutica e questioni di fine vita”

Interverranno: Gian Giacomo Pisotti, già Presidente della sez. civile Corte d’Appello Cagliari; Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Milano e Vladimiro Zagrebelsky, già giudice della Corte Europea dei Diritti Umani.

In apertura: Pietro Grasso*, Presidente del Senato della Repubblica; Elena Cattaneo*, Senatrice a vita; Luigi Manconi, Presidente Commissione straordinaria Diritti Umani; Gian Ettore Gassani, avvocato, Presidente Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani; Maria Emilia Bonaccorso, Capo Servizio salute ANSA e ci sarò anche io. (* in attesa di conferma)

QUI il programma completo

Per poter partecipare occorre inviare nome e cognome all’email matteo.mainardi@associazionelucacoscioni.it  Entro le ore 13 del giorno 18 ottobre, al fine di effettuare le procedure necessarie per l’accreditamento, come previsto per accedere nelle Sale del Senato della Repubblica (per entrare gli uomini dovranno indossare giacca e cravatta).

Il seminario è organizzato con le associazioni di Avvocati Matrimonialisti Italiani, l’Associazione Walter Piludu e l’Associazione A Buon Diritto

Spero che riuscirai ad essere con noi.

Un caro saluto,

Filomena Gallo

Segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

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“Lasciar morire una persona in un modo che altri approvano, ma che essa considera in orribile contraddizione con la sua vita, è una forma di tirannia odiosa e distruttiva”.

Ronald Dworkin

QUI la raccolta di giurisprudenza sul fine vita