La vittoria di Eluana Englaro, risarcimento al papà Beppino

Primo piano di Filomena Gallo

Il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso della Regione Lombardia, ha detto sì al risarcimento a Beppino Englaro. La Regione non si fece carico del ricovero di Eluana, in stato vegetativo per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione come richiesto dal padre.

La soddisfazione di Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni:

“I giudici, hanno messo in primo piano Eluana Englaro, che ha dovuto subire in questa vicenda il “danno più grave”, la “violazione del proprio diritto all’autodeterminazione in materia di cure” per cui “contro la sua volontà” ha subito “il non voluto prolungamento della sua condizione, essendo stata calpestata la sua determinazione di rifiutare una condizione di vita ritenuta non dignitosa, in base alla libera valutazione da essa compiuta.

Questa decisione riconosce un risarcimento simbolico al papà, simbolico per un dolore irreparabile. Ma di fatto, la magistratura ancora una volta afferma che le libertà personali sono inviolabili lo dice la costituzione e lo dice anche a quella politica che tramite il controllo dei corpi vuole annullare le libertà fondamentali che corrispondono a diritti umani da tutelare. La legge per il testamento biologico nella chiara definizione anche di cosa è cura e cosa un paziente può rifiutare eviterà casi come quello di Eluana.

Chiediamo che la legge sulle dichiarazioni anticipate di volontà vada in aula e che sia approvata in tempi brevi. Le persone non vogliono non possono più attendere desiderano esercitare la possibilità di decidere sul fine vita.

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

QUI l’articolo uscito su Repubblica.it