Ora diritto di dignità e biotestamento, nella prossima legislatura il diritto all’Eutanasia

Filomena Gallo

Il “principio della dignità umana” impone l’attribuzione a Fabiano Antoniani, e in conseguenza a tutti gli individui che si trovano nelle medesime condizioni, di un vero e proprio ‘diritto al suicidio’.

Questo emerge nel testo della richiesta di archiviazione diffuso dai pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini , in relazione all’indagine avviata nei confronti del tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato per aiuto al suicidio offerto a Dj Fabo.

I magistrati milanesi nell’istanza hanno anche lanciato un messaggio al mondo politico sull’opportunità che il legislatore italiano si facesse carico in prima persona del problema, disciplinando rigorosamente il diritto di suicidio.

Diritto di Dignità e richiesta di legiferazione al mondo politico e legislativo. Sembra muoversi finalmente qualcosa anche nel nostro paese – il commento di Filomena Gallo, avvocato e Segretario di Ass.Luca Coscioni. – I due pm hanno considerato i precedenti dei casi Englaro e Welby, i principi della Costituzione e del nostro ordinamento. Esercitare il diritto alla dignità umana va posto sullo stesso piano del diritto alla vita.

Se anche il Gip decidesse di procedere per imputazione coatta i pm evidenziano la necessità che il Gip sollevi il dubbio di legittimità costituzionale dell’articolo 580 del codice penale, che prevede i reati di istigazione e aiuto al suicidio. E’ una norma che risale al periodo fascista, precedente alla Costituzione italiana. Dunque, se il suicidio non è reato bisogna stabilire anche in quali casi – la sofferenza atroce, la diagnosi senza speranza etc – l’aiuto al suicidio non debba essere considerato reato. Fabo desiderava il suicidio assistito ma non potendosi muovere ha avuto bisogno dell’aiuto di un’altra persona.

Oggi iniziano le audizioni della Commissione Sanità del Senato per la legge sul testamento biologico, già passata alla Camera: “Sulla legalizzazione dell’eutanasia il Parlamento è fermo dal 2013, quando abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare dopo aver raccolto 70mila firme. Alla prossima legislatura chiederemo di calendarizzarla” annuncia Filomena Gallo.