Come fare un tavolo di raccolta firme

Tavolo di raccolta firme dell'Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani per il Testamento Biologico

Il tavolo di raccolta firme è l’unità base della maggior parte delle iniziative dell’Associazione Luca Coscioni.

Quali documenti sono necessari?

  1. Il preavviso alla Questura – Aprire un tavolo con 2 o più persone in un luogo pubblico, così come per una manifestazione di dimensioni contenute, non richiede alcuna autorizzazione da parte della Questura. E’ però necessario preavvisarla per iscritto almeno 3 giorni prima. La mancanza del preavviso non determina il divieto di apertura del tavolo, potrebbe però portare a delle sanzioni.
  2. L’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico – Per aprire un tavolo di raccolta firme in un luogo pubblico serve invece l’autorizzazione del Comune. Per averla bisogna rivolgersi agli uffici comunali. Nella richiesta va indicato il giorno o il periodo, l’orario, la superficie occupata e l’esatta ubicazione del tavolo. In base alla legge n. 549 del 28 dicembre 1995 (art. 3 c. 67), se lo spazio richiesto è inferiore ai 10 metri quadrati e l’iniziativa è di carattere politico, come le nostre, i promotori non sono tenuti a pagare alcuna tassa di occupazione. Alcuni Comuni fanno però i furbetti e richiedono comunque il pagamento di marche amministrative, che tecnicamente non sono tasse.

Quale materiale serve?

  1. I documenti – Non scordatevi di portare con voi il preavviso alla Questura e l’autorizzazione del Comune.
  2. Tavolo, volantini, manifesti – Procuriamoci uno o più tavoli sufficientemente grandi da permettere a più persone di scrivere contemporaneamente, facendo però attenzione alla superficie massima per cui siamo stati autorizzati. Al tavolo dovremo avere i volantini – che ci serviranno ad attrarre persone – e i manifesti o le bandiere. Il tavolo deve essere adeguatamente addobbato per rendere visibile cosa si sta facendo anche da lontano, ecco perché i manifesti, stampati o fatti a mano con cartoncino e pennarelli, sono fondamentali.
  3. Moduli – Essendo il tavolo finalizzato alla raccolta firme, naturalmente dobbiamo portare i moduli.
  4. Penne – Sembra stupido ricordare di portare le penne, ma non lo è. A chiunque abbia dimestichezza con questo genere di iniziative, sarà capitato almeno una volta di arrivare al tavolo e accorgersi di non avere nemmeno una penna in tasca. Dobbiamo portarne in numero elevato! Un po’ perché i firmatari spesso se le portano via inconsapevolmente, un po’ perché – soprattutto nei periodi invernali – non è difficile doverne scartare parecchie prima di trovare quella che funziona.
  5. Scatola per i contributi – Se qualcuno firma la vostra proposta o petizione, nella maggior parte dei casi sarà felice di contribuire anche economicamente. Chiedeteglielo e preparate una scatola in cui inserire gli spiccioli che vi lasceranno. Per costruirla basta una semplice scatola delle scarpe: fate una fessura sulla sua sommità e rivestitela. Sul davanti scrivete “Contributi”. E’ importante chiedere ad ogni firmatario un contributo. Vinti i primi timori, vi accorgerete che le persone apprezzano le iniziative autofinanziate e sono felici di sostenere anche economicamente le battaglie popolari che condividono.

Quale materiale è consigliato?

  1. Modulo di raccolta volontari – Alle persone che sembrano più interessate, chiedete se vogliono aiutarvi a raccogliere le firme in futuro. Se lo chiedete – e questo è il presupposto fondamentale-, sicuramente troverete qualche disponibilità. Quindi preparate un modulo a parte in cui inserire tutti i nomi e i recapiti dei nuovi volontari. Una volta tornati a casa chiamateli e iniziate a mantenere un rapporto costante con loro.
  2. Cellulare o macchina fotografica – Questi servono per scattare fotografie e rendere social il vostro tavolo: fate foto tra volontari, fate foto ai firmatari mentre sottoscrivono la vostra proposta o mentre stanno in fila ad aspettare, fate foto ai volontari che parlano con le persone. Fate foto e una volta tornati a casa promuovetele nei vostri canali dando l’appuntamento al tavolo successivo.
  3. Qualcosa da bere e da mangiare – Dovete iniziare a fare l’equazione “tavolo di raccolta firme = divertimento”. Se stare al tavolo diventa un peso, cala la motivazione e la determinazione nel raggiungere l’obiettivo. Dovete considerare i vostri tavoli anche come dei ritrovi sociali tra volontari. Dei biscotti, delle pizzette, delle bibite? Portate quello che volete, cosa portereste a una festa?