Legge 40 e PMA in Campania: “Noi chiediamo un buon testo di legge in materia”

Dichiarazione di Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni, per la libertà di ricerca scientifica

Napoli, 1 marzo 2017

Con riferimento all’audizione di questa mattina sulla proposta di testo di legge regionale “ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE E PROCREAZIONE MEDICALEMENTE ASSISTITA (PMA) IN REGIONE CAMPANIA” [Reg. Gen N.404] avvenuta presso il Consiglio Regionale della Campania, V commissione regionale permanente, l’Associazione Luca Coscioni con gli esperti che erano presenti, Dr. Giuseppe De Masellis e dr. Domenico Danza (anche consigliere ALC), riporta quanto segue.

“La normativa regionale risale al 2003, precedente dunque alla stessa legge 40 – afferma Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni – e la recente delibera sulla PMA emanata a seguito di nostra diffida di fatto crea disagi nell’accesso alle tecniche di PMA ai pazienti campani che già subiscono una carenza di offerta nel pubblico e l’impossibilità di recarsi in altre regioni a causa del blocco dei rimborsi, oltre alla gravissima lesione di diritti per mancato recepimento dell’atto della conferenza delle regioni sull’eterologa nelle strutture pubbliche”.

Da una attenta valutazione del testo, pur valutando positivamente il tentativo di rimediare alla normativa tecnica regionale in materia, che fino ad oggi non ha garantito il principio di uguaglianza nell’accesso alle cure e ha visto anche sprechi di risorse in modo immotivato a danno dei pazienti, si evidenzia che: “Il testo così redatto tradisce l’intento iniziale di garantire l’accesso più snello ai pazienti che devono accedere alle tecniche previste di PMA per poter avere un figlio – precisa Gallo Inoltre: appesantisce il sistema organizzativo; prevede nuove figure di gestione sanitaria con aggravio di spese; ignora i test genetici. Infine, non meno importante, non riesce a rappresentare un sistema idoneo a sopperire il fabbisogno regionale né quello extra regionale”. 

L’Associazione Luca Coscioni chiede, dunque, al Presidente della V commissione Raffaele Topo, una puntuale revisione tramite emendamenti alla legge regionale all’esame odierno della V Commissione, al fine di redigere un buon testo di legge in materia che garantisca l’accesso alle tecniche di PMA a tutti i pazienti campani senza alcuna discriminazione e con un uso adeguato delle risorse regionali, provenienti dalla Legge 40 e a seguito dei nuovi LEA“Solo così si eviterà il ritorno nei tribunali per tutelare diritti – conclude Gallo Solo così le coppie potranno vedere affermati diritti fondamentali e potranno fare famiglia senza discriminazione nell’accesso alle cure. Come associazione Luca Coscioni con le associazioni di pazienti siamo pronti a mettere a disposizione tutte le competenze necessarie”.