PEBA: L’Associazione Coscioni torna a scrivere alla Regione Puglia

barriere architettoniche

L’Associazione Coscioni torna a scrivere alla Regione Puglia per chiedere il rispetto della legge 41/86 sulla predisposizione del piano per la eliminazione delle barriere architettoniche, obbligatoriamente previsto, a pena di commissariamento, dalla suddetta legge per tutti i Comuni italiani, tra i quali non figura il Comune di Francavilla Fontana.

La norma in questione prevede che “Per gli edifici pubblici già esistenti non ancora adeguati alle prescrizioni del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, numero 384, dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge” e nel comma successivo “Per gli interventi di competenza dei comuni e delle province, trascorso il termine previsto dal precedente comma 21, le regioni (…) nominano un commissario per l’adozione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche presso ciascuna amministrazione.”

La lunga battaglia dell’associazione era iniziata già in estate con un incontro istituzionale svoltosi alla presenza di Mina Welby; poi era proseguita nel mese di ottobre 2016 allorquando l’Associazione inviava un sollecito all’indirizzo del Presidente Emiliano, dopo che un’interrogazione di un consigliere comunale del PRC aveva evidenziato la totale mancanza di un piano per i diversamente abili; un mese dopo giungeva una risposta pilatesca con la quale dal Gabinetto del Presidente si rendeva noto che tale onere fosse di competenza dell’Assessore al welfare, il quale veniva investito formalmente dell’istanza, invano.

Oggi l’associazione Coscioni chiede nuovamente alla Regione di esercitare i propri poteri sostitutivi rispetto all’ente comunale, questa volta però assegnando i termini di cui all’art. 328 c.p. ed avvertendo che, se nei prossimi trenta giorni la Regione dovesse continuare a mostrarsi negligente, l’associazione si rivolgerà alle autorità competenti per denunciare quella che si configura come una vera e propria omissione di atti d’ufficio.

Quella dell’associazione Coscioni rappresenta un’iniziativa senza precedenti nel nostro Paese, nel quale ci si è rassegnati, evidentemente, a ritenere accettabile che per oltre trent’anni si possa impunemente ignorare una legge dello Stato a danno, peraltro, di una categoria già oggetto di odiosa discriminazione e desiderosa in realtà solo di vedersi riconoscere nel quotidiano quelli che sono propri diritti astrattamente tutelati. 

Filomena Gallo (Segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica)

Sergio Tatarano (Presidente cellula Coscioni Francavilla Fontana)