Usa/ Cannabis: ” La legalizzazione l’altra vincitrice”

Dichiarazione di Marco Perduca, coordinatore della campagna Legalizziamo!, Riccardo Magi, Segretario di Radicali Italiani e Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni:
“Oltre a Trump, l’altra vincitrice indiscussa delle elezioni di ieri negli USA è la cannabis! Infatti, oltre all’elezione del presidente, oltre 82 milioni di cittadini degli Stati uniti hanno avuto la possibilità di votare a favore della legalizzazione della marijuana. Venerdì 11 novembre consegneremo alla Camera dei Deputati le firme a sostegno della nostra proposta di legge sulla cannabis per rilanciare la legalizzazione anche in Italia.
La legalizzazione per fini medici ha vinto in Arkansas col 52,18%, Florida con 71,25%, Montana col 55,76% e North Dakota col 63,66%, mentre in California col 55,75%, Massachusetts col 53,36% e Nevada col 54,21% la marijuana è legale per qualsiasi tipo di uso. In Maine il conteggio è ancora in bilico, siamo intorno al 50,5%. Solo in Arizona la proposta è stata bocciata col 47,82%.
Dallo Stato di Washington alla California tutta la west coast ha legalizzato la cannabis mentre si consolida la possibilità della prescrizione medica della pianta in oltre 30 stati.
In particolare la legge californiana rappresenta l’inizio di una nuova era dell’antiproibizionismo relativo alla marijuana per almeno cinque motivi:
1) Perché la popolazione dello stato (e presumibilmente il mercato della cannabis) è superiore a quelli del Colorado, Washington, Oregon, Alaska, Nevada, Arizona, Maine e Massachusetts messi insieme e quindi quel modello sarebbe applicabile a uno stato sovrano;
2) perché la California è da sempre riconosciuta come leader nazionale per l’innovazione delle politiche pubbliche;
3) Perché l’impatto della legalizzazione in California, in particolare sul Messico e altri paesi dell’America Latina che alle Nazioni unite si sono espresse contro la guerra alla droga, e per certi versi dei Caraibi, sarà cruciale per provocare dibattiti pubblici sulla marijuana e in generale sulle politiche e leggi in materia di droghe;
4) Perché tutti conoscono la California e quindi non toccherà spiegare cos’è o dov’è il Colorado;
5) Perché l’iniziativa in California, con la sua riforma strutturale contiene elementi positivi di giustizia sociale, meccanismo di concessione delle licenze, salute pubblica, oltre che di allocazione delle entrate fiscali proprio come la nostra proposta di legge.
C’è da sperare che il governo federale continui a non ingerire nelle scelte dei cittadini. Trump in passato si è espresso a favore della marijuana medica ma non ha una posizione sul resto, a differenza del suo vice.
Adesso occorre rilanciare il dibattito al di qua dell’Atlantico è per questo che invitiamo a tutti a unirsi a noi venerdì mattina in piazza Montecitorio”.