Legalizzazione della cannabis, obiettivo quasi raggiunto: verso le 50mila firme

Tavolo raccolta firme

La campagna Legalizziamo! promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni ha raggiunto il numero di firme necessario per portare la proposta di legge in Parlamento

ROMA – Obiettivo raggiunto. O almeno così sembra. La campagna di raccolta firme Legalizziamo! è arrivata alla fatidica “quota 50 mila”. La proposta di legge di iniziativa popolare (promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni) che dovrebbe regolamentare la produzione, il consumo e il commercio di cannabis in Italia ha raggiunto il numero di firme necessario ad essere presentata in Parlamento.

Dai Radicali, fanno sapere di aspettare ancora i dati definitivi ma c’è grande ottimismo. “In queste ore stiamo facendo i conti. La mobilitazione per la raccolta firme è davvero straordinaria e vogliamo dire grazie a tutti coloro che si stanno impegnando per raggiungere un obiettivo vicino, ma ancora da conquistare”, spiegano il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato. “Non basta raccogliere le firme. In base alla legge, di ogni cittadino che ha firmato va acquisito il certificato elettorale, parliamo di decine di migliaia di richieste inoltrate a migliaia di comuni italiani, che molto spesso non rispondono o rispondono in ritardo e questo comporta un lavoro enorme da parte del comitato promotore. È una procedura medievale che andrebbe superata al tempo dell’amministrazione digitale”, concludono.

La scorsa settimana era stata lanciata dagli organizzatori la volata finale, i “Legalizziamo last days”, gli ultimi giorni di mobilitazione straordinaria. Da venerdì 21 a domenica 23 ottobre oltre settanta banchetti per firmare erano presenti in più di venti città in tutto il Paese. Restavano da raccogliere circa 12 mila adesioni ed erano arrivate le firme di Roberto Saviano e Vasco Rossi. Anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris e quello di Parma Federico Pizzarotti avevano aderito alla campagna.

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Soltanto da Possibile sono state raccolte 3 mila firme già validate e certificate. Ma il conto potrebbe salire ancora. “Da tutti i nostri banchetti ci sono arrivate notizie entusiasmanti di persone in fila per firmare”, il giudizio di Pippo Civati è che il successo della campagna Legalizziamo! sia “la dimostrazione plastica che la maggioranza degli italiani è pronta a legalizzare la cannabis. Una prova ulteriore di come la cosiddetta società civile sia più avanti delle dinamiche politiche”. Proprio il leader di Possibile, per chiarire le ragioni del fronte antiproibizionista, ha scritto il libro Cannabis. Dal proibizionismo alla legalizzazione, uscito il 4 ottobre per Fandango libri. Un’operazione che nasce dalla volontà “di chiarire la questione in modo serio e puntuale una sorta di manifesto per spiegare il valore di per sé notevole che potrebbe avere la legalizzazione della cannabis, sgombrando il campo dalla retorica politica del abbiamo ben altro di cui occuparci”.

Prosegue parallelamente il percorso della legge di iniziativa parlamentare promossa dall’interguppo presieduto dal senatore dei Radicali Benedetto Della Vedova. Dopo essere stata già discussa alla Camera il 25 luglio 2016, la proposta dovrebbe tornare in commissione per analizzare i quasi 2000 emendamenti al testo (1300 dei quali presentati da Ap).