Intervista a Filomena Gallo sul XIII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni

Una bella intervista al nostro Segretario Filomena Gallo sui temi che saranno al centro del nostro Congresso di Napoli.

A pochi giorni dal XIII congresso” Luca Coscioni”, che si svolgerà a Napoli 30 settembre- 2 ottobre, segue un’interessante intervista a Filomena Gallo, Segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

Quali saranno i temi del XIII congresso Luca Coscioni che si svolgerà a Napoli?

Il tema del Congresso è quello della difesa della democrazia attraverso libertà e scienza. Di discuterà di libertà di ricerca scientifica e di accesso alle cure, “gene editing”, eutanasia, disabilità, gravidanza per altri. In Italia, l’associazione Luca Coscioni si prepara a una nuova stagione di iniziative anche di denuncia e disobbedienza civile rivolte a Parlamento e Governo su temi come la modificazione del genoma e la legalizzazione dell’eutanasia. Sul piano internazionale saranno presentate le iniziative rivolte alle Nazioni Unite per il diritto alla scienza.

Cosa ne pensa del primo caso di eutanasia legale di un minorenne?

Tutto si è svolto secondo norme e protocolli, eppure il caso belga verrà agitato come monito. Gli italiani però, come dimostrano tutti i sondaggi, chiedono una legge sul fine vita, in nome della libertà di scelta che va garantita in un paese civile. E da 3 anni è in Parlamento la nostra proposta di legge di iniziativa popolare che prevede la legalizzazione dell’eutanasia. Nessuno mai sarà obbligato a chiedere l’eutanasia. Come non si è obbligati a divorziare o a interrompere la gravidanza. Ma non si può impedire ad altri di scegliere.

A che punto è in Italia l’attenzione del testamento biologico?

Al momento sono finite le audizioni e si è in sede di comitato ristretto, formato da 11 componenti delle varie aree politiche, che aiuterà la relatrice Lenzi a formare un testo unificato condiviso. Con questo testo si andrà alla discussione generale in Commissione. Al momento il 20% della popolazione italiana risiede in Comuni che hanno un registro dei testamenti biologici attivo, presente in 170 città. E in 5 regioni è stata depositata una proposta di legge regionale in materia.

Quali sono i temi in cui l’Italia è carente sulla ricerca scientifica? E quali i suoi limiti legislativi?

Invece di essere incoraggiata con risorse adeguate, la scienza è sempre sotto accusa e senza fondi. L’Italia non investe e non garantisce la ricerca, basti pensare che per gli scienziati e ricercatori che derivino cellule staminali da embrioni umani “non idonei per una gravidanza ” è previsto il carcere (QUI LA NOSTRA PETIZIONE). Ma non è tutto. L’Italia è il Paese dove, senza dare ascolto alla comunità scientifica, per legge si è sostenuta come presunta cura il “metodo Stamina”, salvo scoprire che era una truffa. Dove servono mesi e mesi perché il ministero della Salute approvi i progetti di sperimentazione, mentre le norme prevedono massimo 40 giorni; i bandi per i Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale sono inaffidabili, mentre abbiamo bisogno di una politica capace di prevedere meccanismi affidabili per l’erogazione dei fondi per la ricerca, che diano a tutti l’effettiva possibilità di competere, neutralizzando chi si approfitta dell’incompetenza degli erogatori o si presta alla propaganda del decisore politico.