Fecondazione assistita, quasi 13mila bambini nati nel 2014 in Italia

foto bambino

Aumenta ancora l’età media delle madri, e il ricorso alle tecniche che prevedono l’utilizzo di embrioni congelati: l’ultima relazione sulla legge 40

Sono stati 12.658, il 2,5 per cento del totale, i bambini nati con tecniche di fecondazione assistita in in Italia nel 2014. È il numero che emerge dall’ultima Relazione sull’attuazione della legge 40 in materia di procreazione medicalmente assistita. Una cifra che non differisce in modo sostanziale da quella dell’anno precedente, ma che conferma come l’Italia si avvicini alla media europea di cicli offerti alle donne per milione di abitanti.

A chi si rivolgono le coppie. In Italia i centri autorizzati sono 362, 136 tra pubblici e privati convenzionati, e 226 privati, ma quasi il 65 per cento dei trattamenti viene effettuato nei primi, a carico del Servizio sanitario nazionale. C’è una forte disparità nella presenza dei centri nelle varie regioni: quasi due terzi dei centri attivi sono concentrati in Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Veneto.

Tassi di successo. Il numero dei cicli di trattamento diminuisce globalmente (90.711 contro 91.556 nel 2013) ma il calo è dovuto al numero minore di cicli di inseminazione intrauterina, la tecnica più semplice. L’utilizzo delle tecniche più avanzate, Icsi e Fivet, in cui uovo e spermatozoo vengono fatti incontrare o manipolati in provetta in realtà è in aumento, come anche il numero dei cicli in cui vengono utilizzati embrioni criocongelati. La percentuale di gravidanze ottenute resta invece abbastanza stabile: è il 10 per cento per l’inseminazione intrauterina, e di circa il 20 per cento per le cosiddette tecniche di II e III livello. Anche le gravidanze gemellari rimangono costanti: sono circa il 20 per cento del totale, mentre i parti trigemini da noi l’1,2 per cento, il doppio della media europea, con una forte variabilità tra i centri.

L’età delle mamme. Continua ad aumentare anche l’età delle donne che si rivolgono alla fecondazione assistita, 36,7 PMA, e la percentuale di ultraquarantenni che vi accedono, circa un terzo del totale, anche se in questo caso le percentuali di successo diminuiscono di molto: oltre i 43 anni, la gravidanza arriva in poco più del 5 per cento dei trattamenti, e quasi la metà non giunge a termine. L’età media dei partner maschili è invece 39,4 anni, e quasi la metà ha più di 40 anni.

I primi dati sull’eterologa. Il rapporto contiene anche i primi dati ufficiali sull’utilizzo dell’eterologa da quando, ad aprile 2014, la Corte Costituzionale ha rimosso il divieto di utilizzare gameti non appartenenti alla coppia. Nella seconda parte del 2014, sono stati 246 i cicli di fecondazione eterologa iniziati, 94 gravidanze e 50 i bambini nati.