Giovedì 6 agosto, con Emanuele Baciocchi e Marco Perduca abbiamo visitato lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Scopo della visita è aver informazioni sulla produzione sperimentale di “cannabis terapeutica”, quella che per ora in teoria – ma si spera da Gennaio 2016 in pratica -, possa curare numerose patologie. Infiorescenze che potrebbero sostituire buona parte di quanto importato, abbattendo costi e tempi di attesa.
Il Direttore, Colonnello Antonio Medica, ci narra orgogliosamente la storia della Stabilimento, della produzione dei “farmaci orfani” e di quella emergenziale di farmaci salvavita, grazie ad una strumentazione di alta gamma. Lo stabilimento in poco tempo può esser pronto a una produzione massiva – il raccolto sperimentale ha prodotto 3kg ma per gennaio 2016 son pronti per coltivare piante per circa 100kg annui. A oggi la coltivazione sperimentale avviene in due piccole serre in cui è stata riprodotta la condizione ideale per la crescita.
Non vi è possibilità di contaminazione, e le piante sono tutte identiche, lo scopo è quello di creare un vero e proprio dispositivo medico unico al mondo ad avere una certificazione come tale. Medica e il suo staff guardano al Colorado e sono già pronti anche alla produzione di due tipologie di piante di cannabis: “Non vogliamo farci trovare impreparati, nel momento in cui avremo il via alla produzione: noi siamo pronti”.
A settembre l’Agenzia italiana del Farmaco e il Ministero della Salute dovranno dare gli ultimi permessi e poi via!
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.