Intervento di Giulio Cossu nella commissione ricerca scientifica dell’XI Congresso Coscioni (seconda giornata)

Il punto fondamentale emerso da questa contrastata e complessa sessione e’ che per quanto riguarda la ricerca scientifica a parte la cronica mancanza di ricercatori nella associazione e dovremmo cercare di mettere rimedio, ci sono due categorie di problemi, problemi esterni 

Ci si confronta con un proibizionismo storico in italia, la cannabis terapeutica, la donazione degli embrioni, gli ostacoli posti ai vari aspetti e gli sviluppi della procreazione assistita dove c’e’ una assoluta omogeneita’, comune intenni all’interno dell’associazione e altri problemi che hanno ugualmente un enorme impatto, addirittura maggiore sulla vita di tutti, quello degli ogm, l’uso degli animali nella sperimentazione, dell’accesso alle cure come abbiamo sentito ieri anche quando queste cure non emedicalmente provate, dove dobbiamo dirci che all’interno della associazione ci sono posizioni diverse che confermava valentina hanno portato anche ad alcune dimissioni di iscritti che hanno dichiarato che non avrebbero rinnovato la iscrizione per la posizione sul caso stamina, sulla ricerca animale o sugli ogm. Uno degli obiettivi, secondo me, che dovremmo porci anche all’interno, soprattutto all’interno della associazione e’ di discutere in modo piu’ sereno e pacato di come abbiamo fatto ieri e cercare di togliere la parte emotiva e arrivare al nocciolo del problema con dati alla mano e cercare di offrire a ognuno gli strumenti per potere, come dire, farsi un’opinione informata e poi prendere le sue conseguenti decisioni.

Credo che questo sia qualcosa che dobbiamo affrontare perche’ rischia di creare una situazione di spaccatura o comunque una situazione, i confronti e i dibattiti sono parte integrante della nostra associazione ma vanno fatti e probabilmente vanno fatti in modo piu’ documentato e in modo piu’ consapevole, magari dedicando 30 minuti o 40 minuti soltanto a un tema e cercando, come dire, nei limiti del possibile di eliminare questo aspetto emotivo che ci condiziona spesso sull’idea del cagnolino torturato o del paziente sulla sedia a rotelle davanti a montecitorio che chiede una cura e questa gli viene negata.

Questi sono punti importanti su cui riflettere. Con questo ho chiuso.