Stamina: bloccare le somministrazioni e pubblicare il cosiddetto “metodo”

Michele De Luca, Filomena Gallo
Dichiarazione del professor Michele De Luca e Filomena Gallo, rispettivamente co-presidente e segretario dell’ Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Il futuro della medicina rigenerativa e delle terapie e ricerche a base cellule staminali, oggi, e’ messo in pericolo dall’ incapacità di distinguere la scienza da la non scienza.

 Tutto ciò si e’ visto con grande chiarezza nella vicenda relativa al metodo Stamina.

L’ Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, con gli scienziati, ha chiesto fin dall’ inizio e  in tutti i modi possibili che il metodo Stamina fosse valutato dagli esperti, che ci fosse una commissione d’ inchiesta, che le norme in vigore fossero rispettate a garanzia della libertà di ricerca scientifica e delle speranze dei malati.

Gli esperti di tutto il mondo in base agli elementi emersi hanno già chiesto di bandire Stamina, il comitato tecnico nominato dal Ministro Lorenzin ha dichiarato che nel metodo Stamina non c’ e’ alcun fondamento scientifico e che può essere pericoloso.
In questi giorni i media riportano quanto emerge dalle indagini della magistratura. 
Manca ora l ‘ intervento della politica che emani atto idoneo che proscriva questo metodo da tutte le strutture sanitarie. Cosa si sta aspettando ancora?

Il metodo scientifico va difeso per evitare che la ricerca nelle nuove branche della medicina si trasformi in un mercato  di illusioni.

 L’associazione Luca Coscioni con scienziati e cittadini, continua la raccolta firme affinché il metodo Stamina sia pubblico:http://www.associazionelucacoscioni.it/appello-limmediata-pubblicazione-del-cosiddetto-metodo-stamina