Metodo Stamina stop del ministro

Il Gazzettino

ROMA – «Questa è una conferenza stampa che non avrei mai voluto fare, perché sarei stata invece felice che questa vicenda avesse avuto un epilogo diverso soprattutto per dare risposte a tantissime famiglie che si sono aggrappate alla possibilità di avere una cura che, purtroppo, non c’è». Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, annunciando il blocco delle sperimentazione del metodo Stamina di Davide Vannoni. E dopo 4 anni sulla controversa vicenda viene posta la parola fine, anche se in serata 17 senatori si sono dissociati dalla decisione del Ministro sottolieando che si tratta “di una delle pagine più amare della storia dei diritti e della scienza nel nostro Paese”. Il ministero della Salute ha assunto in questa vicenda, ha precisato Lorenzin, «un atteggiamento di massimo rigore, riserbo e pudore.

Ringrazio il Parlamento – ha aggiunto – che ha dedicato attenzione alla vicenda ma non possiamo prendere decisioni spinti da istinto e compassione ma in modo contrario al metodo scientifico». Il metodo Stamina – messo a punto dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni utilizza cellule staminali prelevate dal midollo osseo. Secondo il suo ideatore, sarebbe efficace nella cura di varie malattie neurodegenerative. II Parlamento ha dato il via libera alla sua sperimentazione nello scorso maggio, stanziando a tal fine 3 milioni di euro. Sono quindi seguite settimane di “braccio di ferro” e polemiche, costellate al contempo da una sonora bocciatura della rivista scientifica Nature da un lato, e dai sit-in di protesta a Roma da parte dei malati che chiedono libertà di cura con le cellule staminali.

Lo scorso luglio, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha nominato il Comitato scientifico della sperimentazione, di cui fanno parte Istituto superiore di sanità, Centro nazionale trapianti e Agenzia del farmaco, oltre a vari esperti. II comitato, in un parere, si è però espresso criticamente tacciando la metodica di «mancanza di basi scientifiche» e rilevando anche «elementi di pericolosità». La sperimentazione sarebbe dovuta durare 18 mesi. Bruciante la risposta del prof. Vannoni: «La sperimentazione sul metodo Stamina si farà all’estero, credo sia probabile negli Usa. In Italia aspetteremo politici più illuminati». E ancora più pesante l’intervento dei pazienti (apripista della cura è stata Celeste una bimba di Venezia). «Per il ministro noi siamo morti che camminano, ormai non mi sorprende più nulla. Visto che non abbiamo avuto risposte neppure dal Papa, ci rivolgeremo alla Corte Europea dei Diritti umani di Strasburgo – sottolinea Sandro Biviano, portavoce dei malati che dal 23 luglio scorso presidiano notte e giorno piazza Montecitorio – Noi stiamo facendo democrazia, loro dittatura. Stanno giocando con le nostre vite».