Tempi stretti per il Dl sulle staminali

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Il Sole 24 Ore
R. Tu.

Il “decreto staminali”, quello sui debiti della pubblica amministrazione e la convenzione per le riforme istituzionali. Aspettando lo sbarco in Parlamento del decreto legge varato venerdì dal Consiglio dei ministri su Imu, Cig e precari della Pa. A 66 giorni dall’insediamento, le Camere cominciano a fare sul serio. Con calendari delle commissioni più definiti e la sfilata dei nuovi ministri chiamati a illustrare i programmi. E anche con qualche sorpresa: l’esordio al Senato, in commissione Giustizia, del Ddl del presidente Pietro Grasso su corruzione, falso in bilancio e voto di scambio. Strana alleanza di Governo permettendo. Settimana non ancora da brividi, ma sicuramente indicativa, quella che si apre da oggi in Parlamento. Dove da stamane in aula alla Camera si attende il voto al “decreto stamina”, in scadenza sabato, che sarà trasmesso a tambur battente al Senato per il visto finale. Mentre a Palazzo Madama, in commissione Bilancio, dopo il primo sì della Camera, inizia il giro di valzer per il decreto che mette sul piatto 40 miliardi per tamponare almeno in parte i debiti della Pa verso i fornitori fino al 2014. Capitolo politicamente cruciale sarà la convenzione sulle riforme istituzionali, sul quale i pontieri (e i guastatori) sono da tempo all’opera. Si comincia mercoledì con l’audizione del ministro Gaetano Quagliariello da parte delle due commissioni Affari costituzionali, per poi far approdare il tema in aula al Senato il 29, dove si dovrebbe decidere il percorso da assegnare alle riforme costituzionali. Se ci sarà il tempo per farcela nel corso della legislatura. E naturalmente l’intesa politica per costruire riforme condivise.