Sperimentazione clinica sul metodo Stamina

Il Sole 24 Ore
Manuela Perrone

Via le scorciatoie: il metodo Stamina, in deroga alle norme vigenti, va sottoposto a una vera sperimentazione clinica, promossa dalla Salute che dovrebbe partire dal 1 luglio e durare 18 mesi. Unico paletto: la sicurezza dei pazienti. A prevederlo (e a stanziare 3 milioni), è un emendamento votato dalla commissione Affari sociali della Camera al decreto Balduzzi. «Una sconfitta», ha reagito il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni: «Se dobbiamo produrre le staminali in laboratori farmaceutici il nostro metodo non è applicabile». Gli ha risposto il presidente della Affari sociali, Pierpaolo Vargiu: «Le cellule vanno prodotte in laboratori certificati ma Stamina porta il suo protocollo, a patto che non sia nocivo». Vannoni si è scagliato contro «una lobby Aifa-Farmindustria che ostacola il metodo Stamina» e se l’è presa con la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, insinuando collusioni con le aziende del farmaco, e con Renato Brunetta, accusato di remare contro Stamina perché «consulente di Farmindustria». «Dichiarazione falsa», ha replicato l’associazione dei produttori di farmaci: «mai intervenuti sul caso». Mentre Brunetta annuncia querele, Lorenzin bolla le affermazioni come false e l’Aifa esprime «stupore», i tempi stringono: oggi il voto finale in commissione.