C’è un primo motivo per votare a favore, che questa è stata un’assemblea straordinaria. Nel silenzio, nell’apparente isolamento, nella censura che ci è stata dedicata, è riuscito, io faccio complimenti a Filomena, il nostro segretario, per come è stata preparata e naturalmente a Marco per l’ospitalità che ci ha organizzato a Milano, e questa mozione ne è il degno coronamento.

Sul piano personale io ho cinque motivi per essere a favore di questa mozione. Sono, e i più anziani lo ricorderanno, stato con il mio arresto, quello di Adele Faccio e poi quello della Bonino, abbiamo spianato la strada all’aborto. Oggi si tratta di impedire che la legge 194 sia vanificata e qual è il soggetto che può battersi per questo, se non l’Associazione Coscioni? C’è il problema della battaglia per impedire che l’Italia, ma a questo punto sembra addirittura l’Europa, sia tagliata fuori dalla ricerca sulle staminali embrionali e questa è, proprio perché l’ha voluto Luca, l’Associazione che si batte essenzialmente e prima di tutto per questo.

C’è la mia volontà di difendere, il mio diritto a che siano rispettate le disposizioni che darò nel momento in cui sarò in fine vita, quando stessi in condizioni di intendere e di volere, ma a maggior ragione quando venissero meno le condizioni di intendere e di volere.

Sono a favore per il diritto all’eutanasia, alla legge sull’eutanasia che dobbiamo preparare e presentare. Proprio stamattina sono stato informato che una mia vecchia amica, radicale dei primordi, in questi giorni deve decidere se rivolgersi ad Exit o se trovare altre soluzioni in Italia, se accontentarsi della cura del lenimento del dolore o dover intraprendere strade più difficili. Poi sono a favore di questa mozione per una quinta ragione, che è la più importante: Questa è l’unica associazione in cui dal corpo dei malati, i malati sono i testimoni di una battaglia grandiosa, essenziale, quella attraverso la quale rivendicano il loro diritto di non essere più oggetti passivi di assistenza altrui, ma di essere soggetti attivi di cittadinanza, al pari con gli altri cittadini. Scusate, io non li nomino perché non voglio escludere nessuno, ma qui c’è stata una sequenza di interventi che ci hanno emozionato moltissimo, che ci hanno emozionato, da quello di Gentili di stamattina a quella di Antonina Cordedda, ma anche quelli che ci sono arrivati, che non ci hanno potuto raggiungere e questo credo che sia un patrimonio eccezionale dell’Associazione.

Poi due parole sulla sperimentazione animale. Io ieri ho fatto un intervento in cui ho dato voce a contraddizioni, sentimenti, conflitti anche interiori, al nostro interno e all’interno di ciascuno di noi, di molti di noi; Non ho dato troppo spazio ad una questione, alla questione animalista. Lo spazio è nei fatti, è stato dato da una parlamentare con il suo duro e appassionato intervento, è stato dato dai sei interventi che non potevano non trattare anche questo argomento. Io ho tentato di portare qua dentro questo elemento di contraddizione che viviamo e di trasformarlo in elemento di dialogo.

La Sorrentino ha detto: “è un punto di incontro”. Io credo che sia un punto di incontro ma anche il punto di partenza di un dialogo.

Sono contento che la presentatrice della mozione dell’anno scorso non abbia ritenuto che la mozione di quest’anno sia un passo indietro, perché qui ci sono due parole importanti: Riduzione graduale della sperimentazione animale, eliminazione delle sofferenze ove possibile ed è sottintesa anche che la riduzione si può fare se c’è promozione di metodi alternativi validati scientificamente e credo che noi anche da questo punto di vista, l’Associazione abbia fatto un passo avanti, che questa sia la premessa di un dialogo fruttuoso al nostro interno, ma anche dal nostro esterno, anche con quelle pressioni che non possono essere ridotte e allontanate come cose becere, ma devono essere aiutate a trasformarsi in posizioni razionali e non violente.