Visto il poco tempo metto da parte l’intervento che avevo scritto e andrò a braccio per questo saluto. Io entrando oggi, ma anche leggendo sul sito in questi giorni la preparazione di questo congresso dell’Associazione Luca Coscioni, mi aveva colpito vedere quel “10”, decimo anno dell’Associazione. Ho fatto caso che anche lo scorso anno Radicali Italiani si era trattato del decimo congresso, allora viene da pensare quante cose sono state fatte e quante cose si devono proprio a questi due movimenti che si sono formati e sono cresciuti nel corso di tutti gli anni 2000 e quanto, anzi, rischiavamo di non avere se non ci fossero state l’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani e quant’altro, la riflessione è proiettata soprattutto al futuro e non solo al presente. Io, tanto per fare degli esempi e puntare all’essenza, credo che la capacità che ha avuto l’Associazione Luca Coscioni in questi anni, e da ultimo, faccio i complimenti a Filomena, Marco, e tutti gli altri, tra presidenti e copresidenti che guidano il gruppo dirigente, la capacità di legare insieme due aspetti che altrimenti non sarebbero generalmente in Italia apprezzati: Da una parte il praticare diritto e dall’altra quello di praticare la proposta politica. E quando ripensavo a questi 10 anni, a quante cose non ci sarebbero state senza l’Associazione Luca Coscioni, pensavo ugualmente a quanto invece è riuscito a passare, rimanere, diventare una base culturale, un humus per la classe dirigente che in futuro potrà fare sicuramente conto anche di quello che è stato prodotto. Facciamo gli ultimi due esempi, i più recenti: Da una parte le iniziative legali, c’è chi contesta la mania radicale di attraverso le denunce e diritto fare politica e farla con iniziative che sono giudiziarie. Le iniziative di cui Filomena è stata la protagonista in questi anni che hanno via via smontato la legge 40, sono qualcosa che anche a livello di organizzazione politica hanno probabilmente il merito di dovere essere studiate in futuro, perché quando si fa un’iniziativa referendaria come quella del 2005, e si arriva a una sconfitta che sappiamo come è nata, in quali condizioni di illegalità, quelli che all’ultimo minuto erano saliti sul carro referendario si sono fermati e si erano rassegnati perché la legge potesse essere approvata come è stato. Invece i Radicali e l’Associazione Luca Coscioni sono andati avanti e l’hanno smontata pezzo per pezzo, prima in Corte Costituzionale e poi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e questa è la strada per arrivare a riconquistare i diritti per tanti. Credo che questo è il modo più facile per mostrare quanto l’iniziativa giudiziaria abbia un valore politico, ma soprattutto lasci il segno e lasci qualcosa a chi arriva successivamente e in questi 10 anni Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni mi veniva in mente quanto le iniziative, per esempio in materia di formazione, di violazione delle leggi, le battaglie fatte dai Radicali Italiani (50 pronunce dell’autorità e della commissione di vigilanza, come diceva pannella) lasciano a noi un patrimonio politico, culturale e giuridico. L’altro aspetto che non manca mai è quello della proposta: Questa è la sede in cui va riconosciuto come grazie, per esempio, a iniziative popolari di democrazia diretta, quelle che per molto tempo abbiamo fatto a livello nazionale con i referendum e che da ultimo siamo stati costretti, come dei partigiani che ritornano a caricare le armi in montagna, costretti a fare negli enti locali. Se non ci fossero state le iniziative dei Radicali e dell’Associazione Luca Coscioni sul testamento biologico in giro per l’Italia, e parlo non solo delle ultime di Milano, ma parlo del referendum tentato a Gorizia, delle iniziative di delibera popolare sul testamento biologico in tantissime città d’Italia che i Radicali Coscioniani hanno fatto in questi anni, se non ci fosse stata la goccia che insisteva a imporre un tema in particolare a chi? A quel Partito Democratico che tutto voleva tranne che doversi confrontare con queste questioni, non saremmo arrivati nella situazione oggi in cui Bersani è costretto a dire, ancora non specifica qual è e quale sarà la modalità, che il testamento biologico deve essere un programma e un obiettivo della sua forza politica, vediamo che in giro nei Comuni non siamo più solamente noi, fanno a gara addirittura, si è visto qua a Milano, a cercare di approvare prima che si possano approvare le delibere di matrice radicale. Questo è l’altro elemento, quello della proposta e della capacità di quanto quello che si fa in queste sedi alla fine ha una immediata concretezza e però riesce a mutare le condizioni del contesto. Noi ci stiamo provando a Roma con questi 8 referendum tra cui uno proprio sul testamento biologico, vedremo la settimana prossima se ce l’avremo fatta o no con le firme, anche qui mi spiace dire che il PD non ha compreso l’importanza, o forse l’ha compresa e ostacolata, ma noi possiamo avere un primo referendum nella capitale d’Italia, nonché città inglobata dal Vaticano, un referendum con cui spazzare via tutte le pruderie che la classe politica oggi ha e dimostrare che sarebbe diverso. Io credo che semplicemente delineare questi due aspetti, praticare diritto e capacità di proposta che l’Associazione ha avuto, può essere il migliore viatico per le prossime iniziative delle associazioni ma credo anche che dobbiamo tenerne conto proprio rispetto a quello che è stato l’annuncio fatto giorni fa con Emma e Marco, quello della presenza e volontà che faremo di tutti perché ci siano le liste di Radicali in tutti i livelli, a livello nazionale e regionale, dovunque riusciremo per un semplice motivo, perché su questi temi ancora, perché rispetto alla capacità dei poteri del Vaticano e di chi con il Vaticano fa affari, di limitare i diritti di tutti, credo che ancora una volta c’è solamente questa luce che viene dall’Associazione, dal mondo radicale e che non potremmo fare mancare, perché altrimenti faremmo mancare agli elettori italiani che riescono ancora a leggere tra le righe della politica italiana, una alternativa vera che è quella Radicale e io spero che anche da qui vengano forze e risorse, non solo economiche ma soprattutto di persone che potranno essere protagoniste di queste liste. Grazie.