Agenzie 15 marzo

 

(LZ) DISABILI. MICCOLI: ALEMANNO PARLA MA NON RISPETTA SENTENZE

"GLI RICORDIAMO CHE SUO MESTIERE E’ AMMINISTRARE…".

 

(DIRE) Roma, 15 mar. – "Per il sindaco la bocciatura quotidianaarriva dal Tribunale di Roma. Nei confronti del Campidoglio e’ stataemessa infatti una condanna per condotta discriminatoria verso idisabili, ai quali non e’ consentito l’accesso alle fermate degliautobus nel centro della Capitale. Un altro passo indietro dellanostra citta’, l’ennesimo, frutto solo dell’incapacita’ della giuntaAlemanno, che anche in materia di politiche sociali in quattro anniha collezionato fallimenti su fallimenti. La cosa piu’ incredibile -come sempre pero’ – e’ il caustico commento di Alemanno, cheammette placidamente che si tratta di ‘una sentenza giusta’.Ricordiamo al sindaco che il suo attuale mestiere e’ quello diamministrare la citta’ e non di commentare sentenze che poi nonrispetta. Un’amministrazione piu’ seria e preparata avrebbe saputoevitare questo nuovo schiaffo".

Lo dichiara, in una nota, il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli.

ROMA: OZZIMO (PD) SU DISABILI, DA ALEMANNO CI ATTENDIAMO NETTA DISCONTINUITA’

(AGENPARL) – Roma, 15 mar – "C’è un solo ‘ricorso’ ammissibil erispetto alla pesante sentenza comminata dal Tribunale civile diRoma nei confronti di Roma Capitale: scelte chiare nel prossimoBilancio e atti ed interventi concreti in netta discontinuità rispettoa quattro anni di totale lassismo della Giunta Alemanno rispettoalle problematiche che riguardano le persone con disabilità". Loafferma in una nota Daniele Ozzimo, vicepresidente delleCommissione Politiche Sociali e consigliere Pd di Roma Capitale.

 

"In 47 mesi di governo della città solo due delibere approvatedall’Assemblea Capitolina, un Delegato del Sindaco completamente evanescente ed un Vice Sindaco che non fa più l’Assessorealle Politiche Sociali, danno la misura del totale disinteresseverso queste problematiche" "in quasi quattro anni nessunprogramma di abbattimento delle barriere architettoniche,nessuna strategia di rilancio del Piano Cittadino delleresidenzialità rivolte a persone disabili non autosufficienti ( 54case famiglia ferme al 2007 nel numero come nell’adeguamentotariffario, nonostante la battaglia in occasione dell’approvazionedel Bilancio 2011 vinta dall’opposizione per incrementare glistanziamenti di 1,8 Mln ) enormi difficoltà ad adeguare il Comunedi Roma a quanto disposto dalla L.68/1999 sull’inserimentomirato delle persone disabili al lavoro, solo in questi ultimi mesi,infatti, sotto la spinta dell’opposizione e delle associazioni disettore si è riusciti a sbloccare la situazione" ha aggiunto Ozzimo"Da anni chiediamo al Sindaco Alemanno di fare chiare scelte diBilancio e porre al centro dell’azione dell’amministrazione lefragilità della città, diverse sono le proposte avanzate e attiapprovati dall’Assemblea Capitolina che faremo pesare in sede didiscussione del Bilancio 2012" ha concluso il consigliere del Pdcapitolino.

DISABILI:ALEMANNO, SENTENZA CONDANNA? AMMETTO CHE E’ GIUSTA

(ANSA) – ROMA, 15 MAR – ‘Devo assolutamente ammettere che e’una sentenza giusta’. Cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno,interpellato a margine della presentazione del ‘quoziente Roma’, hacommentato la sentenza con cui il Tribunale Civile ha condannato ilCampidoglio perche’ le fermate dei bus non sono accessibili aidisabili. (ANSA)  

 

DISABILI, ASS. LUCA COSCIONI: SENTENZA ROMA NON HA PRECEDENTI

(9Colonne) Roma, 15 mar – "Una sentenza che non ha precedenti inItalia". Così l’Associazione Luca Coscioni definisce la sentenza delTribunale di Roma, emessa all’esito di un procedimento civilepromosso dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricercascientifica, che ha condannato il Comune di Roma a risarcire ildanno non patrimoniale di 5mila euro a favore del disabile GustavoFraticelli, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, per lapresenza di barriere architettoniche alle fermate degli autobus inalcune zone del centro storico della Capitale. L’associazionepresenterà i contenuti della sentenza e "nuove iniziative a difesadei diritti dei disabili" in un incontro previsto questa mattina nellasede dei Radicali, a Roma, al quale parteciperanno, oltre aFraticelli, Filomena Gallo, segretario dell’Associazione LucaCoscioni, l’avvocato Alessandro Gerardi, legale nel procedimentocontro il Comune di Roma, nonché tesoriere dalla Lega italiana peril divorzio breve, Mario Staderini, segretario di Radicali italiani eVittorio Ceradini dell’Associazione Luca Coscioni

 

DISABILI: ROMA; FERMATE BUS INACCESSIBILI,COMUNE CONDANNATO

TRIBUNALE, ‘CONDOTTA DISCRIMINATORIA’ (ANSA) – ROMA, 15 MAR- Il comune di Roma e’ stato condannato perche’ le fermate dei busnon sono accessibili ai disabili. Il Tribunale civile di Roma in primogrado ha condannato il Campidoglio per ‘condotta discriminatoria’nei confronti di un disabile costretto su sedia a rotelle che avevafatto causa due anni fa perche’ non riusciva a prendere i mezzipubblici.(ANSA)

 

DISABILI: RADICALI; SENTENZA CLAMOROSA, DENUNCEREMO ALEMANNO

(VEDI: ‘DISABILI:ROMA; FERMATE BUS…’ DELLE 13.18) (ANSA) -ROMA, 15 MAR – ‘E’ una sentenza clamorosa che apre la strada aduna nuova stagione per i diritti dei disabili e il miglioramento delleloro condizioni’. Cosi’ il segretario dei Radicali Italiani MarioStaderini ha commentato la condanna di Roma Capitale per quantoriguarda l’accessibilita’ delle fermate bus per i disabili.

‘Questo e’ un insegnamento per il sindaco – ha aggiunto – cheinvece di trattare problemi quotidiani si occupa di inutili beghepolitiche. Dico una cosa ad Alemanno: questa sentenza non deveessere appellata perche’ sarebbe una vergogna’.

‘Inoltre – ha concluso Staderini – denunceremo Alemanno alla Cortedei Conti per danni erariali. Perche’ dobbiamo pagare ora noicittadini per le mancanze di quest’amministrazione?’.

 

DISABILI: ROMA; FERMATE BUS INACCESSIBILI, COMUNE CONDANNATO (2)

(ANSA) – ROMA, 15 MAR – Tutto risale al 2009 quando GustavoFraticelli, persona disabile e co-presidente dell’Associazione LucaCoscioni (che ha curato l’aspetto legale della questione), fececausa al Comune di Roma perche’, secondo uno studio condottodalla sua associazione, e’ risultato che nel centro storico solo il10% di 460 fermate di bus erano ‘accessibili’ a disabili. Dopo dueanni e’ arrivata la sentenza del Tribunale che si basa sulla legge 67del 2006 che prevede un’apposita azione a favore del disabile cheritiene di aver subito una discriminazione diretta o indiretta.

Il giudice ha condannato il sindaco di Roma a pagare unrisarcimento di 5 mila euro, piu’ rimborso delle spese legali (2.500euro), a Gustavo Fraticelli ed ha ordinato la pubblicazione dellasentenza sulle pagine romane del quotidiano ‘Il Messaggero’ (aspese del Comune) e la realizzazione, entro 12 mesi, di un pianoper la messa a norma dei marciapiedi di via Cernaia, Passeggiata diRipetta, Piazza Fiume, Via Veneto e via dei Cerchi (le fermate deibus prese in oggetto dalla causa).(ANSA).

 

(LZ) DISABILI. FERMATE BUS INACCESSIBILI, COMUNE ROMA CONDANNATO

‘CONDOTTA DISCRIMINATORIA’, DOVRÀ PAGARE 5.000 EURO ARICORRENTE.

 

(DIRE) Roma, 15 mar. – Il Comune di Roma e’ stato condannatoperche’ le fermate dei bus non sono accessibili ai disabili. IlTribunale civile in primo grado ha condannato il Campidoglio per’condotta discriminatoria’ nei confronti di un disabile costretto susedia a rotelle che aveva fatto causa due anni fa perche’ nonriusciva a prendere i mezzi pubblici.

Tutto risale al 2009, racconta il sito del Corriere della sera,quando Gustavo Fraticelli, persona disabile e co-presidentedell’Associazione Luca Coscioni (che ha curato l’aspetto legaledella questione), fece causa al Comune di Roma perche’,secondo uno studio condotto dalla sua associazione, e’ risultatoche nel centro storico solo il 10% di 460 fermate di bus erano’accessibili’ a disabili. Dopo due anni e’ arrivata la sentenza delTribunale che si basa sulla legge 67 del 2006 che prevedeun’apposita azione a favore del disabile che ritiene di aver subitouna discriminazione diretta o indiretta.

Il giudice ha condannato il Comune di Roma a pagare unrisarcimento di 5 mila euro, piu’ rimborso delle spese legali(2.500 euro), a Gustavo Fraticelli ed ha ordinato la pubblicazionedella sentenza sulle pagine romane del quotidiano Il Messaggero(a spese del Comune) e la realizzazione, entro 12 mesi, di unpiano per la messa a norma dei marciapiedi di via Cernaia,Passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, Via Veneto e via dei Cerchi(le fermate dei bus prese in oggetto dalla causa).

 

ROMA: BARRIERE ARCHITETTONICHE A FERMATE BUS, CONDANNATO COMUNE =

Roma, 15 mar. – (Adnkronos) – Il Comune di Roma e’ statocondannato dal Tribunale di Roma per condotta discriminatoriadovuta alla presenza di barriere architettoniche che impedisconol’accesso ai mezzi di trasporto pubblico. Ne da’ notizial’associazione Luca Coscioni che aveva denunciato il Comune perconto di Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’associazione.

 

Fraticelli, spiega in una nota l’associazione, ‘come altri disabili, permuoversi in citta’ ha bisogno di un deambulatore o della carrozzella’e ‘trova una serie di barriere che di fatto impediscono la suaautonomia’.

 

In particolare la seconda sezione civile del Tribunale di Roma haordinato nella sentenza ‘al Comune di Roma, in persona del sindacopro-tempore, la realizzazione entro 12 mesi, di un piabno per lamessa a norma dei marciapiedi corrispondenti alle fermate di ViaCernaia, passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, via Veneto, via deiCerchi’. Il Tribunale ha inoltre condannato il Comune a risarcire ildanno non patrimoniale (5.000 euro) cagionato a Gustavo Fraticelli.Infine il Tribunale ha ordinato la pubblicazione della sentenza sullepagine romane de ‘Il Messaggero’ a spese del Comune di Roma.

E’ tempo di riappropriarsi dei propri diritti – ha dettol’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione LucaCoscioni – la decisione del Tribunale di Roma che condanna ilmunicipio capitolino per condotta discriminatoria contro disabilesara’ un precedente importante, perche’ ogni disabile potra’chiedere che sia rispettato il suo diritto alla libera circolazione avivere senza barriere architettoniche’.

 

‘In ogni Comune potremo denunciare queste condottediscriminatorie – conclude – Parte dunque da Roma, in tutta Italia,una campagna di affermazione dei diritti delle persone condisabilita”.

 

Roma, disabili discriminati alle fermate bus: Comune condannato

 

Entro un anno deve mettere a norma alcuni marciapiedi in centro

 

Roma, 15 mar. (TMNews) – La Seconda sezione civile delTribunale di Roma ha condannato il Comune (sentenza n. 4928,5 marzo 2012) a realizzare entro un anno un piano per la messaa norma dei marciapiedi corrispondenti alle fermate dei bus inalcune strade in centro città, in quanto la presenza di barrierearchitettoniche impedisce l’accesso ai disabili ai mezzi deltrasporto pubblico. I giudici hanno anche condannato l’ente apagare 500 mila euro come risarcimento del danno nonpatrimoniale a Gustavo Fraticelli, un disabile costretto a muoversisulla sedia a rotelle a causa di una malattia invalidante che nel2009 aveva fatto causa al Comune tramite l’Associazione LucaCoscioni.

 

Le fermate segnalate nella sentenza sono in Via Cernaia (bus36, 60, 61, 84, 492), Passeggiata di Ripetta (due femate insenso inverso su un medesimo spartitraffico, bus 81, 224, 628,926, 590), Piazza Fiume (spartitraffico centrale, bus 86, 92, M,63, 630), Via Veneto (angolo Via Emilia, bus 52, 53, 63, 116, 160,630), Via dei Cerchi (angolo San Teodoro, bus 81, 160, 628),tutte linee utilizzate da Fraticelli.

 

Secondo l’Associazione Coscioni e Fraticelli il mancato rispetto,da parte del Comune di Roma, della normativa in materia diabbattimento delle barriere architettoniche integrava un’ipotesidi discriminazione posta in essere dalla pubblica amministrazioneai danni della persona disabile. I ricorrenti avevano dunquechiesto al Tribunale di Roma di ordinare al Comune la cessazioneimmediata del comportamento discriminatorio mediante larealizzazione di un Piano volto alla messa a norma deimarciapiedi; condannare il Comune di Roma a risarcire a Fraticelliil danno non patrimoniale cagionato al medesimo in conseguenzadella lesione del suo diritto alla mobilità; ordinare lapubblicazione della sentenza di condanna – a spese del Comunedi Roma – su uno dei quotidiani a maggiore diffusione sulterritorio romano.

Il Comune di Roma aveva depositatouna memoria difensiva con la quale chiedeva all’autoritàgiudiziaria di rigettare le richieste dell’Associazione Coscioni e diFraticelli principalmente per motivi di diritto, ossia perché a dettadell’avvocatura comunale nel caso di specie vi sarebbe un difettodi giurisdizione del Tribunale ordinario o un difetto dilegittimazione attiva dell’Associazione ricorrente.

 

Il Tribunale ha dato però ragione al disabile e all’Associazione,spiegando nella sentenza che "l’esistenza incontestata dibarriere architettoniche, tali da impedire al disabile di salire sulmezzo di trasporto pubblico, costituisce discriminazioneindiretta". Secondo i giudici, inoltre, "l’omissione comunale circale barriere archiettoniche è uno di quei comportamenti chepongono il disabile in una posizione di svantaggio rispetto adaltre persone, posizione di svantaggio che il disabile ha il dirittodi eliminare chiedendo all’autorità giudiziaria di imporre allapubblica amministrazione l’adozione delle misure necessarie".

 

"La condanna del municipio capitolino sarà un precedenteimportante, perché ogni disabile potrà chiedere che siarispettato il suo diritto alla libera circolazione a vivere senzabarriere architettoniche. In ogni Comune potremo denunciarequeste condotte discriminatorie", commenta l’avvocato FilomenaGallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni: "Parte dunqueda Roma, in tutta Italia, una campagna di affermazione dei dirittidelle persone con disabilità. Tramite la pagina del sitodell’Associazione Coscioni dedicata al soccorso civile, è possibilesia scaricare i moduli per denunciare i Comuni e sia conosceremeglio i propri diritti e chiedere tutela a un collegio di legali prontiad agire".

 

Il Comune dovrà pubblicare la sentenza a sue spese sulle pagineromane del quotidiano ‘Il Messaggero’.